Lamezia: occupazione Teatro, l’opinione della Consulta associazioni

Lamezia Terme – In relazione agli avvisi di garanzia emessi per l’occupazione del Teatro Comunale avvenuta lo scorso 7 giugno, riceviamo e pubblichiamo una nota del direttivo della consulta delle associazioni: “In riferimento agli avvisi di garanzia in seguito alla pacifica protesta riguardante l’occupazione del Teatro Comunale , trovandosi coinvolti esponenti della Consulta delle Associazioni ci preme esprimere il nostro punto di vista: Premettiamo di avere piena e incondizionata fiducia nell’operato delle forze dell’ ordine che hanno svolto le indagini e altrettanta fiducia nel magistrato che ha formulato gli avvisi di garanzia. Vogliamo però ribadire con forza che i componenti della Consulta sono professionisti e persone per bene, stimati e apprezzati da tutta la cittadinanza nonché incensurati. Per quanto riguarda le specifiche accuse contestate, non è di nostra pertinenza rispondere in quanto trattasi di materia a cura degli Avvocati nominati a difesa. La Consulta delle Associazioni unitamente a molti rappresentanti politici ed istituzionali hanno inteso solidarizzare con le varie associazioni le quali a soli tre giorni dell’avvio delle attività si sono viste negare la possibilità di completare un percorso atletico e artistico con la realizzazione dei saggi di fine stagione. I genitori dei bambini, raggiunti dai rappresentanti delle varie associazioni, in maniera del tutto spontanea si sono ritrovati ad avviare una protesta pacifica per rivendicare i loro diritti negati dalla improvvisazione ed inefficienza di alcuni dirigenti comunali i quali, nostro malgrado, continuano imperterriti ad usare un atteggiamento che sta portando la Città allo sfascio”.
“Non si capivano le motivazioni della chiusura poiché fino a pochi giorni prima si erano tenute delle rassegne teatrali. Non si sono capite neanche dopo poiché a seguito della protesta il Teatro è stato, seppur momentaneamente, riaperto. Qualcosa non torna. Ringraziamo il Presidente della Giunta Regionale On. Mario Oliverio che è intervenuto a sostegno delle Associazioni che vedono negati diritti fondamentali di partecipazione di spazi e servizi, ringraziamo tutti i partiti politici e associazioni di categoria, gli On.li D’ippolito e Furgiuele che sono stati sempre a sostegno delle Associazioni. Siamo tranquilli e fiduciosi che i veri responsabili dello sfascio lametino usciranno fuori e che, alle tante associazioni che svolgono la loro missione, affidondosi alle esclusive risorse degli associati, i lametini sapranno riconoscere il loro impegno in favore della crescita sociale, culturale e sportiva della Città”.

 

Dal Canto suo l’associazione “Vivo Lamezia” esprime solidarietà e vicinanza a Massimo Cristiano, unitamente a tutte le persone che hanno ricevuto la notifica circa le conclusioni dell’ indagine in merito protesta popolare del 7 giugno, portata avanti dai ragazzi delle scuole di danza e musica,che in maniera civile e pacifica si opponevano alla chiusura del Teatro Grandinetti. Sappiamo che questa è una misura a garanzia delle persone e riponiamo massima fiducia nelle forze dell’ordine e nella Magistratura. Certo la percezione nell’ opinione pubblica e che chi si schiera dalla parte dei cittadini contro la burocrazia che sta letteralmente annientando il tessuto sociale di questa città, viene addirittura posto sotto indagine. Non possiamo minimamente pensare che tutto questo sia un’azione per frenare chi è da sempre in prima linea a difesa dei più deboli e contro le ingiustizie. Sarebbe opportuno andare alla ricerca dei responsabili che oggi impediscono ogni azione culturale, sportiva e sociale nella città di Lamezia Terme. Siamo certi che la posizione verrà chiarita al più presto, certo preoccupa la tempestivita’ della notizia ovvero subito dopo una manifestazione popolare ben riuscita proprio contro quella burocrazia comunale che tra le altre cose ha deciso che ancora oggi il teatro Grandinetti deve restare chiuso.