Lamezia: City logistics Muraca, “Una vera e propria Caporetto”

Lamezia Terne – “Lamezia aveva bisogno di un intervento teso a riorganizzare la logistica urbana ed innalzare la vivibilità, riducendo il traffico e quindi l’inquinamento. Non avere accesso ai fondi relativi al Progetto City logistics, indispensabile per promuovere un sistema cittadino di trasporto sostenibile, è grave ed evidenzia l’inadeguatezza di una Commissione Straordinaria che perde il finanziamento per inadempimenti burocratici. Dopo avere chiesto una proroga alla Regione, i Commissari hanno prodotto una documentazione inidonea, contravvenendo a quel principio guida, il rigore formale, utilizzato parossisticamente per legittimare mancate autorizzazioni, ritardi inammissibili, differimenti inaccettabili. Ogni problema, anche un inconveniente superabile, è divenuto irresolubile sull’altare della correttezza formale”. Lo afferma in una nota Luigi Muraca, ex Consigliere Comunale di Lamezia Terme che aggiunge: “Leggere oggi testualmente dal Dipartimento ai Lavori Pubblici della Regione Calabria“inammissibile l’istanza presentata dal Comune di Lamezia Terme, in quanto non sono stati sottoscritti, con firma digitale dal legale rappresentante, l’istanza ed i relativi allegati” è desolante”. Per Muraca si tratta di “Una vera e propria Caporetto sul piano del formalismo burocratico, che era stata l’unica bussola che aveva guidato i Commissari, per il resto poco inclini al confronto con la cittadinanza, ad avviso di chi scrive necessario per recuperare le energie positive di Lamezia, una città ancora ricca di idee, di professionalità e di sensibilità che vogliono unirsi per tenere ai margini le cosche criminali, se solo si sentissero maggiormente coinvolte da un’Amministrazione Straordinaria che vive asetticamente i problemi della città. La mafia – aggiunge – è più forte nello scoraggiamento della gran parte dei cittadini onesti, i quali, se Lamezia avesse avuto accesso ai fondi del Progetto City logistics, avrebbero potuto giovarsi di un ecosistema migliore e di una più efficiente e capillare presenza di sistemi di videosorveglianza. Credo che la ndrangheta – conclude – stia esultando per il documento diramato dal Dipartimento Regionale ai Lavori Pubblici”.