Lamezia: Meetup 5 Stelle la città vive in uno stato di caos gestionale

Lamezia Terme – “Non c’è settore che non sia coinvolto da uno stato di caos gestionale: dall’erogazione dei servizi essenziali alla gestione del patrimonio, per non parlare dell’edilizia o della riscossione dei tributi”.
Lo afferma con un comunicato il Responsabile Web&Comunicazione Meetup 5 Stelle Lamezia Terme Amici di Beppe Grillo in quanto aggiunge “non essendoci una visione a lungo termine sul futuro della città, i vari progetti in essere stanno tutti finendo per scontrarsi con anomalie ed inefficienze che ne vanificano il senso, e la sorte del Piano Strategico Comunale conferma tutte le peggiori previsioni da noi formulate su una programmazione dettata più da esigenze particolari che dalla volontà di dare risposta alle tante questioni ancora aperte e irrisolte”.
Secondo il Responsabile Web&Comunicazione “assisteremo ad un altro grande pastrocchio con l’arrivo di 18,5 milioni di euro per Agenda Urbana a Lamezia. La regione ha approvato il documento predisposto dalla terna commissariale: ben cinquanta le iniziative che mirano all’inclusione sociale ad allo sviluppo imprenditoriale. L’iniziativa di Agenda Urbana, denominata “Lamezia sostenibile e inclusiva”, prevede 15 azioni destinate all’inclusione sociale, 14 azioni destinate allo sviluppo sostenibile, 13 alla rigenerazione urbana e 8 a infanzia e istruzione. Una distribuzione di fondi a pioggia, in modo da accontentare tutti senza alcuna prospettiva concreta della buona riuscita e della durata nel tempo delle tante azioni in progetto. Nello specifico, i fondi stanziati per Lamezia produrranno, forse, giusto qualche posto di lavoro limitato alla durata del finanziamento pubblico. Questo perché nessuno dei progetti presentati ha una seria prospettiva di crescita in una città priva di veri strumenti di programmazione”.
In merito alla gestione museale e delle aree di interesse archeologico coinvolte in Agenda Urbana, si chiedono “Le misure che prevedono la gestione di tali strutture come potranno essere attuate se, ormai da mesi, a Lamezia è stato tutto dichiarato inagibile? Senza contare che manca, nel caso specifico, un Piano di Gestione dei Beni Culturali, il che consentirebbe di valorizzare beni come il castello, il bastione di Malta, i ruderi dell’abbazia benedettina, e via dicendo, oggi in stato di abbandono e degrado. Emergono contraddizioni di fondo tra la realtà quotidiana e le belle idee scritte solo sulla carta, come nel caso del Progetto SA.RA, altri 30 milioni di euro di cui non si hanno più notizie da mesi, a parte lo sconvolgimento del progetto originario ed il tentativo di spostare la progettazione esecutiva in altra sede. Sarebbe stato magari auspicabile che una buona parte di queste risorse venisse concentrata per mettere a norma, ed in sicurezza, le strutture comunali aperte al pubblico. Così come sarebbe stato anche auspicabile, da parte della terna commissariale, un più diretto coinvolgimento dei cittadini nella fase di individuazione delle linee guida e di indirizzo”.