Lamezia: bullismo, incontro formativo rivolto agli studenti

Lamezia Terme – Nella mattinata odierna si è tenuto un incontro formativo rivolto agli studenti sul bullismo nella sala convegni dell’università “Pegaso” di Lamezia Terme, presenti gli studenti di diversi istituti superiori della città della piana, il direttore dell’università “Pegaso”di Lamezia Terme, dottore Vincenzo Carbone che ha preso parte all’evento insieme alla presidente dell’associazione “Universo Minori” dottoressa Rita Tulelli e dalla presidente dell’associazione “Risveglio Ideale” Onorevole Angela Napoli, al presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova, al responsabile nazionale delle università “Pegaso” Calogero Di Carlo, alla dottoressa Caterina Carbone responsabile dell’università “Pegaso” di Lamezia Terme e alla professoressa Gabriella di Varano del liceo scientifico di Lamezia Terme che ha moderato l’evento. Davanti a un pubblico di studenti e di autorità civili e religiose i relatori hanno approfondito le varie forme di bullismo, da quello “diretto”, che si manifesta con violenza fisica e verbale, a quello “indiretto”, che vede la sua manifestazione in comportamenti subdoli e calunniosi atti a minare nel profondo le relazioni sociali. Durante l’evento si è anche approfondita la similitudine tra la figura del bullo e quella del mafioso, i loro comuni denominatori sono la violenza nei confronti dei più deboli, il timore che incutono negli altri, l’omertà o l’indifferenza che viene suscitata in chi non viene colpito.
Nell’occasione è stato presentato il libro “Il fragile bullo” scritto dalla dottoressa Rita Tulelli con la prefazione dell’Onorevole Angela Napoli. Protagonista del libro è il fenomeno del bullismo che è rappresentato da azioni di prevaricazioni e violenze piscologiche, verbali e fisiche, compiute intenzionalmente e continuamente da un giovane o da gruppi di giovani nei confronti di loro coetanei.
I ragazzi, autori di numerosi video sulle tematiche trattate nel libro della dottoressa Tulelli, hanno posto diverse domande all’autrice soprattutto in merito alla parte del volume che si sofferma sui meccanismi molesti veicolati tramite i nuovi social network che, se usati impropriamente, fanno da amplificatore e veicolo di un fenomeno ben più diffuso chiamato cyberbullismo.
Punto cardine del convegno è stato il messaggio che si è voluto donare ai giovani, ovvero quello di essere sempre consapevoli di non essere soli in quanto intorno a ciascuno di noi c’è sempre qualcuno pronto a darci il suo sostegno, che siate vittime o veniate a conoscenza di soprusi su un vostro pari,guardatevi intorno e confidatevi con qualcuno che stimate, solo così darete inizio a quella catena che porterà a vincere contro chi prevarica.