Lamezia: De BIase “Ospedale da rilanciare al servizio intera Regione”

Lamezia Terme – “Rilanciare la sanità a Lamezia! La classe politica non può assolutamente disconoscere la valenza di un ospedale che non solo abbraccia un comprensorio di 150 mila abitanti ma, per la sua centralità, è quello più facilmente raggiungibile da ogni parte della Regione e quindi in grado di servire un’utenza proveniente dalle diverse province. Questi elementi non possono essere assolutamente messi in secondo piano quanto si parla di sanità e si tratta di tutelare vite umane e offrire servizi indispensabili alla collettività”. Lo afferma il presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme Salvatore De Biase.
“Il consiglio regionale – aggiunge – apra una seria riflessione in Aula sulla proposta di legge regionale che riguarda l’integrazione dell’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” e del Policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro, inserita all’ordine del giorno del Consiglio regionale in programma lunedì 11 marzo, che dovrebbe comprendere anche l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Bisogna dare risposte chiare ed esaustive a tutta la popolazione. Che cosa si vuole fare dell’ospedale di Lamezia?”.
“Quando ci fu l’accorpamento dell’azienda sanitaria di Lamezia con quella di Catanzaro – ricorda il presidente De Biase – qualcuno parlò dei vantaggi che sarebbero scaturiti da tale operazione. A distanza di anni nessuno a Lamezia si è accorto di questi vantaggi, anzi i cittadini hanno assistito ad un depauperamento e ad una progressiva spoliazione dell’ospedale lametino. Non vorremmo che la storia si ripetesse con la paventata costituzione dell’azienda unica”.
“L’ospedale di Lamezia Terme, dotato di validissimi e qualificati professionisti che operano instancabilmente a causa dell’atavica carenza d’organico, necessita di un potenziamento delle sue funzioni, che vengano banditinuovi concorsi per nominare i primari che oggi mancano e di essere dotato di infrastrutture adeguate a consentire un’agevole e produttivo lavoro agli operatori sanitari. Alcuni reparti che hanno fatto la storia della sanità non solo lametina, ma anche calabrese, non possono essere penalizzati e viverre in uno stato di perenne incertezza. Perché ridimensionare reparti come la TIN, tanto per citare un esempio, vera e propria eccellenza della sanità calabrese? A chi ha giovato questa operazione scriteriata e irresponsabile? E sono tanti altri gli esempi di reparti qualificati che hanno subito decisioni dissennate. Occorrono risposte autorevoli e serie da parte delle istituzioni preposte. La sanità lametina deve essere rilanciata e potenziata. Una classe politica attenta agli interessi della collettività non avrebbe alcuna remora a far assumere all’ospedale di Lamezia Terme la connotazione di ‘hub’ al pari degli altri ospedali situati nel capoluogo di regione”. “Per tali ragioni – conclude De Biase – mi propongo di convocare un consiglio comunale aperto al quale prenda finalmente parte anche il presidente della Regione Mario Oliverio”.