Lamezia: Viola(Pd), “Puccio non può essere il nuovo commissario”

Lamezia Terme – “Nei giorni scorsi Giovanni Puccio, responsabile organizzativo PD Calabria, si è interessato di Lamezia Terme quando da alcuni era stata data per certa la notizia che si sarebbe votato per il rinnovo dell’amministrazione comunale il 26 maggio in concomitanza con le votazioni europee. Puccio è sceso in campo con il cipiglio di chi detta le regole alle quali bisogna attenersi, senza nemmeno far riferimento allo stato del partito locale”. Lo dichiara con una nota Giovanna Viola del Pd che prosegue: “Da un dirigente di lungo corso e di varia esperienza come lui mi sarei aspettata altre decisioni ed altri comportamenti. Puccio ed il segretario provinciale Cuda sono i responsabili diretti dell’annullamento dell’assemblea da loro stessi convocata che avrebbe potuto e dovuto eleggere il direttivo cittadino nel mese di ottobre 2018. Si è consumato l’annullamento di quell’evento senza alcuna motivazione valida e né Puccio né Cuda né hanno più parlato, causando un grave stato di sfiducia tra gli iscritti”.
“Nel mese di gennaio 2019 – ricorda – si è dimesso il segretario del circolo di Nicastro Antonio Gatto senza che né Puccio né Cuda avvertissero la necessità di far emergere le cause di quelle inaspettate dimissioni e di provvedere alla gestione del circolo, che ha continuato a svolgere le funzioni indispensabili solo per la disponibilità della vice segretaria, che ha accettato il ruolo in via assolutamente provvisoria, che continua tuttora”.
“Abbiamo dovuto far a meno dello storico locale della Primerano e siamo rimasti senza sede e d’allora il partito non ha avuto più alcun incontro degli iscritti né ovviamente alcuna discussione. Ora arriva – aggiunge – l’intervento di Giovanni Puccio che si sostituisce al PD di Lamezia tracciando indirizzi e forse prefigurandosi anche la possibilità di indicare candidati. Cioè è arrivato quello che avevo già chiamato commissariamento strisciante. Dico con la maggior chiarezza possibile che Giovanni Puccio rappresenta a Lamezia soltanto la parte del PD che si è opposta alla elezione degli organismi dirigenti cittadini. Giovanni Puccio non può essere il nuovo commissario e nemmeno il quasi-commissario.
Non intendiamo punirci da soli ripetendo l’esperienza del 2015 e non accettiamo decisioni diverse da quelle previste prese in assemblee degli iscritti di Lamezia Terme per programmi, scelta candidati, votazioni e primarie. Il partito regionale e provinciale intervenga senza perder ulteriore tempo e con modalità credibili cercando di recuperare anche gli iscritti che in numero sempre maggiore si stanno allontanando e che, se si continua con questo andazzo, non rinnoveranno l’iscrizione.
“Il modello di partito nel quale siamo cresciuti e nel quale ci riconosciamo – conclude la Viola – prevede impegni, responsabilità, lavoro, partecipazione e non prevede grandi capi esterni che appaiono quando conviene né tanto meno commissari veri o aspiranti commissari”.