Lamezia: Papa nomina monsignor Schillaci nuovo vescovo

Lamezia Terme   – Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, presentata da monsignor Luigi Antonio Cantafora e ha nominato vescovo, al suo posto, monsignor Giuseppe Schillaci, del clero dell’arcidiocesi di Catania, finora Rettore del Seminario Arcivescovile di Catania. L’annuccio ufficiale è stato dato alle oer 12 nel salone dell’Epiposcio di Lamezia Terme e a Catania, arcidiocesi di provenienza del Vescovo eletto di Lamezia Terme e in contemporanea con la pubblicazione del Bollettino della Sata sede. A dare l’annuncio, Monsignor Cantafora che contestualmente ha ricevuto la nomina di Amministratore Apostolico sino alla presa di possesso canonica del nuovo Vescovo diocesano.

Monsignor Giuseppe Schillaci è nato l’8 gennaio 1958 ad Adrano, in provincia e arcidiocesi di Catania. Dopo il diploma e gli studi in Filosofia all’Università Statale di Catania, ha iniziato il percorso formativo nel Pontificio Seminario Francese a Roma. Ha conseguito la Laurea in Filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana.
Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 4 luglio 1987 incardinandosi nell’arcidiocesi di Catania. Dopo l’ordinazione è stato: viceparroco e parroco ad Adrano dal 1988 al 1992; vicerettore in Seminario dal 1994 al 1998; Padre Spirituale in Seminario dal 1998 al 2005; vicario episcopale per la Cultura dal 1999 al 2006; vicepreside dello Studio Teologico di Catania dal 1999 al 2007. Dal 2006 è Cappellano di Sua Santità. Dal 2008 è Rettore del Seminario Arcivescovile di Catania.

 

Il Messaggio del Nuovo Vescovo

Pace a voi,

il saluto del Cristo risorto giunga a tutti voi fratelli e sorelle della nostra Chiesa che è in Lamezia Terme, ma anche ad ogni uomo e donna del nostro territorio che vive, lotta e spera per una vita più dignitosa e più umana; mi preparo a venire da voi, nel nome del Signore della vita, con timore e tremore, ma anche con tanta fiducia e speranza. Ben consapevole della mia inadeguatezza e dei miei molti limiti, è al Signore e alla sua infinita misericordia che affido il mio ministero episcopale; da Lui viene il dono, la grazia,così come viene anche il compito, l’impegno, che è mio desiderio portare avanti con gioia, responsabilità, umanità.
È alla sequela del Signore Gesù Cristo che vogliamo tutti noi crescere, fedeli, presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, seminaristi, insieme, in una comunione di intenti, di passione, di rispetto, di benevolenza, di reale, fattiva e sempre nuova accoglienza reciproca. È il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo l’orizzonte dentro cui bisogna capire noi stessi e gli altri, in una tensione sempre più inclusiva, per non smarrire il sorgivo slancio missionario: “Andate ed annunciate ad ogni creatura”. Mettiamoci in ascolto umile di tutti, accogliamoci gli uni gli altri, non scartiamo mai nessuno, soprattutto chi non c’è la fa umanamente, spiritualmente, economicamente… stiamo al passo degli ultimi per non perdere di vista il Cristo, Lui ultimo tra gli ultimi, che venne “non per essere servito, ma per servire”.
Coltiviamo grata memoria del passato non per chiuderci in una nostalgia sterile, ma per capire meglio chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo; lasciamoci ancora stupire da quello che siamo perché ci è stato donato; lasciamoci interpellare dall’oggi, con le sue sempre nuove sfide, senza paura; lasciamo venir fuori, con ottimismo, il bene che c’è nelle nostre comunità e nel nostro territorio tra la nostra gente, ma allontaniamo con ferma decisione il male, anzitutto dai nostri comportamenti; proiettiamoci con rinnovata fiducia verso il futuro, non smarriti e stanchi, ma speranzosi e gioiosi; siamo cristiani, lasciamo trasparire la bellezza dell’incontro con la fonte della nostra gioia e della nostra speranza: Gesù Cristo.
A voi tutti, in particolare al Vescovo Luigi Antonio Cantafora che ha guidato la nostra Chiesa di Lamezia Terme per 15 anni, al quale si deve riconoscenza e gratitudine, e a voi fratelli presbiteri, a voi fratelli diaconi, a voi religiosi e religiose, che ogni giorno vi consegnate in un servizio sempre più generoso, infaticabile e disinteressato nei confronti di tutti, in particolare dei più piccoli e dei più poveri, a voi seminaristi e a voi giovani come speranza della nostra Chiesa, a voi tutti fratelli e sorelle che fate la nostra Chiesa dentro le trame della vita di ogni giorno, sforzandovi di essere segno e strumento di comunione nelle nostre comunità, a tutti voi domando umilmente la vostra preghiera e la vostra benedizione.
Affido il mio ministero nella nostra Chiesa che è in Lamezia Terme all’intercessione di Maria, Madre della Chiesa.

Fraternamente in Cristo
vostro
don Giuseppe Schillaci