Lamezia: Ospedale, Sanità 19 Marzo scrive a Cotticelli

Lamezia Terme – Il Coordinamento per la Sanità 19 Marzo ritorna ad esprimere il “No all’accorpamento con il Pugliese Ciaccio e con il Mater Domini, ospedale Universitario”, dell’ospedale di Lamezia Terme e rivolgendosi al commissario Saverio Cotticcelli gli pone una domanda “Quale progetto si ha per la Sanità lametina? e “Cosa s’intende fare nell’immediato, viste le gravi carenze di personale già esistenti ed il prossimo pensionamento (entro il mese di Luglio) di circa140 unità lavorative?” Ed ad tal pro proposito hanno scritto una lettera che pubblichiamo integralmente

La lettera al commissario della Sanità calabrese, Cotticelli
Egregio Generale Saverio Cotticelli, le nostre istanze sono quelle che abbiamo raccolto in tanto tempo di lavoro sul
territorio e all’interno dell’ospedale di Lamezia Terme.Come lei di certo saprà questa struttura che, anche dal punto di vista edilizio è in ottimo stato, per anni ha servito le popolazioni di 21 paesi, per un totale di circa 200mila persone. Lo ha fatto sempre in maniera eccellente con il supporto dell’ospedale montano di Saveria Mannelli. Da quando qualche anno fa, solo per mero interesse politico/partitico, questa struttura è divenuta parte dell’ASP di CZ comprendendo oltre all’ospedale di Soveria Mannelli, quello di Soverato e di Chiaravalle (oggi casa della salute), non ha fatto altro che essere depotenziato a favore di altri ospedali, soprattutto della città capoluogo di regione. Tutto questo non perché fosse necessario per tutelare i cittadini o per un risparmio di spesa, ma sempre per i soliti interessi di pochi. Ciò che scriviamo è sostenuto dai fatti, basta un controllo delle spese ed una valutazione equa e si può notare che oltre al danno ai cittadini altro non si è ottenuto. Il nostro impegno in questi mesi è stato quello di ascoltare i cittadini e le professionalità all’interno dell’ospedale. L’esigenza di curarsi a Lamezia non è una questione di campanilismo, come sempre i soliti vorrebbero farla passare, è una realtà con la quale bisogna fare i conti per dare risposte a malati e famiglie che vivono disagi quotidiani non più sostenibili. In molti sono costretti a peregrinare per l’intera regione se non addirittura ad andare fuori regione per potere ottenere gli adeguati esami. La Calabria non è una regione facile da percorre, non ha mezzi ed infrastrutture tali da agevolare chi deve andare da una parte all’altra. Togliendo i giusti presidi per la cura si costringe il malato a fare il pendolare. Lamezia di rado ha avuto problemi di posti letto, negli ultimi anni la situazione peggiora di giorno in giorno e spesso un malato viene portato a Km di distanza dalla propria famiglia, perché deve accadere tutto questo quando nella malattia c’è bisogno di serenità? Le professionalità esistenti a Lamezia danno la possibilità di avere risposte eccellenti, male chiusure, i depotenziamenti, la mancanza di attrezzature e di personale, fanno arrancare ciò che esiste e spingono i malati altrove con grandi sacrifici non solo economici. In breve qualche esempio di ciò che non si può piu rinviare. A Lamezia serve che urgentemente:•Vengano sbloccati i 20 mln di euro che sono stati stanziati;•Vengano potenziati con medici ed infermieri i reparti, alcuni dei quali stanno attendendo da tempo e niente si muove;•Venga fornita nuova strumentazione per poter dare possibilità agli specialisti di lavorare;•Le sale operatorie vanno rimodernate e fornite di sterilizzatrice adeguata; •Il Pronto Soccorso, che riceve come tutto l’ospedale pazienti anche da fuori provincia, ha bisogno di un occhio di riguardo per la mole di lavoro che svolge senza poter usufruire del personale che realmente serve;•Neurologia attende di essere potenziata con medici ed infermieri e di attivare i posti letto come è previsto da mesi;•Psichiatria sul territorio ha la necessità di dare risposte a pazienti spesso molto gravi e difficilmente gestibili, nonostante le numerose richieste rimane sottorganico;•Malattie infettive che per anni ha curato malati da tutt’Italia oggi ha un piccolo ambulatorio che mortifica pazienti e professionisti. La professionalità della dottoressa, che continua a dare la sua disponibilità con grande dedizione, è stata riconosciuta anche oltre i confini regionali, una delle migliori infettivologhe della Calabria, non può dare ai tantissimi pazienti che afferiscono all’ospedale di Lamezia Terme quanto necessitano. Sembra che si sia dimenticato quanti pazienti ha malattie infettive e di quale urgenza c’è bisogno. Per un influenza che deve essere curata in ospedale, oggi si deve andare oltre Lamezia, dove c’è posto. Un malato infettivo non ha un posto dove essere tenuto in riservatezza;•Il centro protesi Inail rimane un ‘incognita mentre ci è stato promesso che avrebbe dato un maggiore impulso a tutta l’attività dell’ospedale. Oggi non sappiamo nemmeno quando apriranno le officine;•L’ADI che comprende anche e la terapia del dolore che da anni sopperisce alla carenze di strutture, di medici e di assistenza su tutto il territorio, nonostantel’eccellenza dei risultati, non ha personale per sostenere i turni necessari a dare assistenza ai malati, nemmeno a quelli terminali. Si è costretti a far ricorso a struttura private che vengano pagate da noi cittadini perché manca personale. Lo spreco è enorme ed il disagio per il malato altrettanto. Perché invece non si mandano gli infermieri ed i medici necessari a supportare chi già opera egregiamente sul territorio? •Per un esame di Ecodoppler quanto tempo si attende? Un solo medico che può effettuare l’esame, tra l’altro molto bravo e richiesto dai pazienti, è costretto a fare turni impossibili e ad avere liste d’attesa lunghissime. Perché non dare un supporto al dottore che non si è mai tirato indietro e ha fatto si che nell’ospedale si recassero anche da fuori provincia per la qualità che viene offerta effettuando questo esame? •Ortopedia lavora a pieno ritmo ma il personale a costretto tour de force per dare al paziente ciò che merita.•Pneumologia continua ad essere un’eccellenza ma sempre grazie ai medici che non si arrendono;•Otorino laringoiatria che ha un’ottima strumentazione è ridotta a fare da ambulatorio, quando ha medici è personale infermieristico capace di interventi che pochi fanno nel Sud. Prima del depotenziamento ospitava pazienti da ogni parte della Calabria;•Oncologia è tra le migliori della regione, ha contatti con strutture in tutto il Paeseperché molti ammalati, dopo aver avuto l’obbligo di emigrare per alcuniinterventi, sanno che posso trovare risposta nella cura anche a Lamezia come nel Nord Italia. Ilprimario e chi con lui collabora ha sempre la sua stanza aperta a disposizione difamigliari e ammalati. Oncologia, però, come tutti attende di avere il giusto perpotere lavorare con la necessaria serenità; •Oculistica risponde all’esigenze di un territorio che ha sempre più richiesta con estrema serietà, ma liste d’attesa sono sempre lunghe;•Medicina che da risposte a moltissimi pazienti, ha la necessità di avere personale; •La radiologia, anche questo settore di eccellenza per la diagnostica attraverso le immagini, non riesce ad avere personale sufficiente e l’attrezzatura adeguata;•Diabetologia ha dei numeri di pazienti incredibile, la dottoressa visita oltre 650 pazienti al mese, oltre a gestire l’ambulatorio per le gravidanze, le urgenze e le visite per le patenti, eppure la responsabile riesce in maniera egregia a dare risposte e ad occuparsi anche di prevenzione sul territorio. Tutto questo quando nella pianta organica in maniera inspiegabile qualche anno fa la diabetologia è stata passata alla Medicina. Per fortuna non è mai stata attivata, altrimenti non si sa nemmeno che fine avrebbero fatto i malati, anche questi mandati a peregrinare per la Calabria. La dottoressa ha continuato nel suo lavoro senza mai tirarsi indietro perché conosce i pazie nti, le famiglie e la sofferenza, cosa che sembra invece estranea alle conoscenze di alcuni amministratori; •Urologia è ormai un punto di riferimento in tutta la regione per la qualità espressa sino ad oggi, eppure per avere la possibilità di lavorare si devono fare i conti con i numeri del personale, i pensionamenti etc; Se abbiamo tralasciato qualcosa non è perché ha meno importanza come, Nefrologia, Ginecologia, Pediatria, il servizio 118 senza ambulanze e quelle a disposizione sono obsolete, etc e/o altri ambulatori, ma perché dobbiamo farci ascoltare ed è chiaro le esigenze di personale, di strumentazioni e di mezzi sono pari in tutti i reparti e che crediamo nella qualità professionale di ogni medico o infermiere che all’interno della struttura lametina opera con devozione. •Cardiologia è divenuta, soprattutto nell’ultimo anno, una certezza per gli ammalati non solo del lametino. Il primario ed il suo personale danno qualità, accoglienza e serenità. Oltre a ciò si occupano anche di prevenzione sul territorio. Si pensi a quanto ancora si può fare avendo a disposizione emodinamica ed attrezzature adeguate. •Microbiologia che senza alcuna reale ragione rimane lettera morta, con attrezzature disponibili e capaci di dare le risposte necessarie ad evitare il peregrinare dei pazienti per tutta la Calabria, anche per una sola analisi.•Chirurgia è divenuta un punto di sicurezza per i pazienti che posso contare sul primario disponibile dal punto di vista umano e professionale e sulla qualità del personale che lo coadiuva, ma il dottor tedesco è costretto a diversi anche con le esigenze che ha la struttura di Soveria Mannelli. E’ costretto come, gli altri chirurghi, a lavorare con attrezzature che come le sale operatorie vanno rinnovate. •S.S.D. Dialisi, che si occupa anche di prevenzione sul territorio, di sostegno alle famiglie e all’assistenza di prima qualità per il malato. E’ uno dei reparti tanti reparti dell’ospedale dove il malato viene accolto con affetto, con la massima pazienza proprio tenendo presente a quale calvario viene sottoposto e a quanto difficoltosa la sua diventa la sua vita davanti a delle patologie gravi che portano alla dialisi. •Ostetricia e Ginecologia valutando i numeri e le difficoltà si può comprendere come si lavora senza sosta con la massima responsabilità non facendo mai pesare le carenze
strutturali sui pazienti.• Si è fatto un gran parlare di possibilità di cure per i malati di Fibrosi Cistica, istituita a sostituzione delle innumerevoli “cattiverie” fatte contro l’ospedale, da quando c’è i malati cronici non fanno altro che chiedere la giusta assistenza. E’ sta un’altra presa in giro per tutto il territorio. Nell’ospedale ci sono attrezzature che hanno 20 anni, strumentazione che deve essere cambiata, altra riparata, altra ancora messa in condizioni di potere essere ancora utile invece di restare bloccata. Lo sforzo di chi dirige è estremo, ma spesso nemmeno loro riescono a fare gli equilibristi. Il nostro è un appello a favore dell’ospedale e non contro. Da quanto le abbiamo scritto può valutare quanto questo ospedale da alle popolazioni, come lo da e con quanto sacrificio. Difendiamo questa struttura che è motivo di orgoglio per tutto il lametino e non solo, lo difendiamo perché è presidio di cura di primaria importanza. Insomma, l’ospedale necessita con urgenza di qualcuno che gli voglia bene e che abbia il potere di decidere. Sino ad oggi la politica ha soltanto sfruttato le potenzialità esistenti per illudere la popolazione e carpirne la fiducia. Ci affidiamo alla competenza di uomini che posso cambiare realmente le cose per il bene degli indifesi non di chi quando è malato può andare a curarsi anche all’estero. La nostra è una richiesta di rispetto per chi soffre, per chi crede nella propria terra e per chi non vuole soccombere alla sopraffazione ingiusta del più forte.
Coordinamento sanità 19 marzo