Lamezia: Lega valutare il decreto Salva Roma per la nostra città

Lamezia Terme – “Prendiamo atto che le voci sull’eventuale chiusura del municipio di Nicastro ci destano una profonda preoccupazione”.lo affermano in una nota congiunta  Angelo Greco, Antonio D’Alessi, Francesco Materazzo della Lega Lamezia e Lega Giovani ai quali “ci dispiace e ci addolora constatare che la città di Lamezia o quel poco che ne resta stia man mano collassando sotto la scure delle transenne rosso/bianche. Chiuso! Inagibile! Apprendiamo giorno dopo giorno comunicato stampa su comunicato che Lamezia sta chiudendo i battenti! Non possiamo accettare che venga chiusa la vecchia casa comunale e non possiamo accettare che le istituzioni si allontanino, per ragioni tecniche, dalla comunità ed ogni edificio pubblico finisca per essere chiuso. Abbiamo subito la chiusura di palestre, palazzetto dello sport, stadi e per finire in grande stile anche lo spostamento di alcune sezioni elettorali, Vetere, Bucolia ed altre spostandoli lontano dai residenti con evidenti disagi per la popolazione elettorale. Non possiamo permetterci la chiusura di questo “prezioso” presidio istituzionale sarebbe una sconfitta per la democrazia e verrebbe meno il diritto fondamentale che ogni cittadino dovrebbe avere che è quello di vedersi garantito la vicinanza delle istituzioni sia in termini geografici che di accesso ai servizi soprattutto per quelle persone che andrebbero maggiormente tutelate”.

Per la Lega “si rischia seriamente di perdere la fiducia del cittadino e ciò deve indurci a riflettere. Occorre invertire tendenza! Adesso, in un momento socio-economico storico particolarmente delicato per la nostra città, sarebbe veramente pericoloso e socialmente disastrosa una scelta del genere. Chiediamo alla terna commissariale di prendere come estrema ratio questa decisione e di valutare l’applicabilità del Decreto Crescita presentato in commissione bilancio alla Camera. Il Decreto crescita contiene il cosiddetto “salva Roma” una proposta per passare allo stato parte del debito del comune e la possibilità di rinegoziazione dei mutui verso le banche, liberando così risorse finanziarie, previsto per i comuni in dissesto e pre-dissesto nel quale si trova anche Lamezia”.