Quinta Bolgia: Cassazione annulla con rinvio ordinanza Pietro Putrino
Lamezia Terme – La Corte di Cassazione ha nuovamente annullato, con rinvio al Tribunale della Libertà di Catanzaro, l’ordinanza cautelare che tutt’oggi restringe in carcere Pietro Putrino, tratto in arresto nell’ambito della più vasta operazione “Quinta Bolgia”. Per il Putrino la Cassazione si era già espressa nel marzo del 2019, annullando con rinvio l’ordinanza con cui era stata applicata la misura cautelare, così mettendo in discussione la legittimità della motivazione su cui era stato fondato il giudizio di gravi indizi di colpevolezza. In attesa delle motivazioni poste dalla Cassazione a fondamento della sentenza di annullamento, i difensori del Putrino (Avvocati Francesco Gambardella e Massimiliano Carnovale) avevano avanzato istanza di revoca della misura che fu dichiarata inammissibile dal GIP di Catanzaro sul presupposto che fosse necessario attendere le motivazioni della Corte di Cassazione prima di potere decidere. Il provvedimento del GIP fu quindi impugnato davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro che, dopo la trattazione dell’udienza, pur dichiarando l’ammissibilità della domanda difensiva, rigettava la stessa non ritenendo vi fossero i presupposti per la rimettere il libertà il Putrino. Da qui un nuovo ricorso in Cassazione, trattato in data 5.7.2019. Nel corso dell’udienza davanti al Supremo Collegio, presenti Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione e l’Avvocato Francesco Gambardella, lo stesso Procuratore Generale ha chiesto l’accoglimento del ricorso difensivo. Nella tarda serata la Corte di Cassazione ha pronunciato sentenza con cui, in accoglimento del ricorso difensivo, ha annullato con rinvio al Tribunale della Libertà, l’ordinanza di Putrino Pietro. La vicenda cautelare del Putrino Pietro si caratterizza per essere stata sottoposta due volte al vaglio dei Giudici Supremi di Legittimità, senza aver superato, in entrambe le occasioni, il giudizio di legittimità, ma ancora oggi l’indagato si ritrova ristretto.
Lamezia Terme – La Corte di Cassazione ha nuovamente annullato, con rinvio al Tribunale della Libertà di Catanzaro, l’ordinanza cautelare che tutt’oggi restringe in carcere Pietro Putrino, tratto in arresto nell’ambito della più vasta operazione “Quinta Bolgia”. Per il Putrino la Cassazione si era già espressa nel marzo del 2019, annullando con rinvio l’ordinanza con cui era stata applicata la misura cautelare, così mettendo in discussione la legittimità della motivazione su cui era stato fondato il giudizio di gravi indizi di colpevolezza. In attesa delle motivazioni poste dalla Cassazione a fondamento della sentenza di annullamento, i difensori del Putrino (Avvocati Francesco Gambardella e Massimiliano Carnovale) avevano avanzato istanza di revoca della misura che fu dichiarata inammissibile dal GIP di Catanzaro sul presupposto che fosse necessario attendere le motivazioni della Corte di Cassazione prima di potere decidere. Il provvedimento del GIP fu quindi impugnato davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro che, dopo la trattazione dell’udienza, pur dichiarando l’ammissibilità della domanda difensiva, rigettava la stessa non ritenendo vi fossero i presupposti per la rimettere il libertà il Putrino. Da qui un nuovo ricorso in Cassazione, trattato in data 5.7.2019. Nel corso dell’udienza davanti al Supremo Collegio, presenti Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione e l’Avvocato Francesco Gambardella, lo stesso Procuratore Generale ha chiesto l’accoglimento del ricorso difensivo. Nella tarda serata la Corte di Cassazione ha pronunciato sentenza con cui, in accoglimento del ricorso difensivo, ha annullato con rinvio al Tribunale della Libertà, l’ordinanza di Putrino Pietro. La vicenda cautelare del Putrino Pietro si caratterizza per essere stata sottoposta due volte al vaglio dei Giudici Supremi di Legittimità, senza aver superato, in entrambe le occasioni, il giudizio di legittimità, ma ancora oggi l’indagato si ritrova ristretto.
