Lamezia: Mastroianni, “violato diritto studio alunni disabili”

Lamezia Terme – “Il taglio delle risorse destinate ai servizi di promozione e assistenza degli alunni disabili della scuola dell’obbligo,aggravato in questi giorni dalla mancata presa di servizio degli assistenti educativi, è un atto inammissibile, molto grave e illegittimo compiuto in spregio alla legge 104 del 1992 che stabilisce in maniera inequivocabile le situazioni di gravità e sancisce, in particolare in capo alle funzioni pubbliche, le priorità da adottare nei pro¬grammi e negli interventi dei servizi pubblici essenziali”. Lo afferma Nicola Mastroianni ex consigliere comunale di Lamezia Terme che aggiunge: “ancora una volta non possiamo quindi che registrare ritardi, limiti amministrativi e responsabilità dell’apparatocomunalenel garantire,anche in questo caso,la certezza della continuità educativo-assistenziale prevista dalla legge in virtù della quale l’alunno e la propria famiglia hanno diritto a vedere riconfermata la figura professionale impegnata nel precedente anno scolastico e, conseguentemente, il professionista che ha operato come assistente all’autonomia e alla comunicazione ha il diritto di rimanere in servizio a garantire la continuità nell’assistenza del proprio alunno, come previsto dalla legge”.
Secondo Mastroianni “E’ assolutamente condivisibile l’appello denuncia lanciato nelle ultime ore dalla presidente dell’associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa) di Lamezia Terme poiché, ribadisco, è inaccettabile che ai nostri giorni non vengano presidiati,ma ancor più grave, garantiti i servizi essenziali di assistenza educativa ai bambini che esprimono bisogni speciali tutelati dalla carta costituzionale”. Per Mastroianni “il diritto allo studio, anche nella nostra città, è un diritto fondamentale inviolabile che deve essere garantito alla collettività senza distinzioni e discrimine. La disabilità non può diventare disabilità due volte”. Ed annuncia che si farà “ancora una volta portavoce presso la terna commissariale per portare le sollecitazioni e consentire il repentino svolgimento delle attività educative nel rispetto della legge”.