Lamezia: Consiglio di Stato conferma scioglimento Comune

Lamezia Terme  – Il Consiglio di Stato la confermato lo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme (Catanzaro) per infiltrazioni mafiose, disposto dal governo nel novembre 2017. I giudici amministrativi di secondo grado in sede giurisdizionale (sezione terza) hanno infatti accolto il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dal ministero dell’Interno e dalla prefettura di Catanzaro per la riforma della sentenza del Tar che, lo scorso febbraio, aveva annullato lo scioglimento, contestato dall’ex sindaco e da altri ex amministratori comunali di Lamezia Terme.

L’iter per lo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme nel novembre era partito nel 2017 all’indomani di un’operazione della Dda di Catanzaro, “Crisalide”, che aveva portato al fermo di 52 presunti esponenti delle locali cosche di ‘ndrangheta e aveva rivelato l’esistenza di rapporti tra alcuni indagati ed esponenti politici della città lametina, alcuni dei quali coinvolti nell’operazione. Secondo quanto si legge nell’odierna decisione del Consiglio di Stato che ha decretato la legittimità dello scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme, dalle varie relazioni sulla vicenda “esce confermato un quadro di elementi concreti, univoci, e pregnanti che dimostra, ad avviso del Collegio, come i collegamenti, diretti e indiretti, di molti degli amministratori locali, di maggioranza o di minoranza, con la criminalità organizzata denotano una grave compromissione dell’ente con logiche e interessi di stampo mafioso, tale da inficiarne irrimediabilmente il funzionamento”. Con la decisione del Consiglio di Stato, infine, si sancisce anche l’ufficialità della data delle nuove elezioni amministrative di Lamezia Terme, previste il prossimo 10 novembre (il 24 novembre l’eventuale ballottaggio).