Lamezia: chiusura reparti, manifestazione di protesta davanti all’ospedale

Lamezia Terme – (di Giovanni Mazzei) – Scarsa affluenza oggi per la manifestazione di protesta in difesa dell’ospedale di Lamezia Terme organizzata dal Coordinamento Sanità 19 marzo.
Le persone presenti hanno, però, a gran voce urlato il proprio malessere innanzi una situazione le quali conseguenze si ripercuotono sulla qualità della vita dell’intera comunità locale.
Una situazione che sta trasformando il nosocomio lametino quasi in una struttura fantasma, impossibilitando la realizzazione di varie cure sanitarie, con un conseguente trasferimento presso altre sedi di medici, cure e pazienti.

L’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme si è visto in poco tempo fortemente depotenziato, con le chiusure dei laboratori di Medicina Interna e Cardiologia e, negli ultimi giorni, anche la chiusura dell’ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia.

Soprattutto giovani studenti delle scuole cittadine, ma anche associazioni, politici e vertici dell’amministrazione della città di Lamezia Terme presenti alla manifestazione odierna.
Come il primo cittadino Paolo Mascaro, il quale fa appello alla dignità di un’intera comunità: “è impossibile accettate una situazione del genere, non si può mancare di rispetto a un’intera comunità, stiamo assistendo a un progressivo depauperamento, soprattutto se paragoniamo la situazione attuale a quella di dieci anni fa. Noi ci opporremo sempre alla chiusura e lo stesso farà la città come dimostra questa prima manifestazione”.

Il nosocomio lametino assiste una popolazione di oltre 150.000 persone, visto che non solamente il bacino d’utenza lametino ma anche quello vibonese è interessato all’efficace funzionamento della struttura ospedaliera della città della piana.
Carenza di personale e carenza di fondi. Questi i mali che affliggono la sanità cittadina, temi che sono stati discussi in un incontrotenutosi anche oggi tra il sindaco Mascaro e il direttore sanitario Gallucci, nel quale si è relazionato in merito alle emergenze del nosocomio e del territorio.
Sullo sfondo l’incontro che il Commissario Regionale Cotticelli avrà a breve a Roma con il Ministro della Salute Speranza per tentare di risolvere questa ed altre problematiche.
Problematiche che oggi hanno visto una manifestazione dalla tiepida risposta, ma che – se non risolte – nel corso del tempo daranno vita a moti di protesta di ben maggiori portate.