Lamezia: neurogenetica, De Biase dopo la solidarietà, quale proposta?

Lamezia Terme – “Se si osservano gli attestati di solidarietà , ricevuti da parte di rappresentanti nazionali, regionali, provinciali, sindacati, oltre a figure di ogni ordine e grado, possiamo dire che la preziosa sinergia tra l’Arn Onlus (Associazione Ricerca Neurogenetica) e il Centro Regionale di Ricerca Neurogenetica, diretto dalla dottoressa Amalia Cecilia Bruni, inorgoglisce, lusinga, senza essere però, essere ripagata adeguatamente”. Lo sostiene in una nota Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme che domanda: “Insomma importanti risultati scientifici di rilevanza internazionale, che la regione, a guida Oliverio, non ha inteso sostenere? Adesso però, dopo le espressioni di solidarietà e il dito puntato sulle responsabilità e le conseguenze drammatiche causate , la proposta deve emergere, perché, parliamoci chiaro, la realtà è che il Centro di Neurogenetica, non può pagare i propri collaboratori ed è costretto a fermare le attività di laboratorio. E allora la proposta: finita la giusta ed opportuna solidarietà, il governo anche di Zingaretti, attraverso il ministro della salute , Speranza potrà intervenire con risorse straordinarie?”
Secondo De Biase “La Regione Calabria, a guida Santelli, provvederà per quanto di competenza. Il comune di Lamezia può interfacciarsi con i comuni del comprensorio, quale capofila, per avviare una eventuale sottoscrizione con risorse possibili, da affidare alla Neurogenetica? Diversamente, L’inevitabile interruzione della proficua collaborazione avrà gravi ripercussioni sia sull’eccellente livello assistenziale fino ad oggi assicurato a migliaia di pazienti anche sul piano occupazionale. E allora dalla solidarietà ai fatti,! Sicuro c’è, che la Regione non ha ancora erogato la somma di 500.000 euro prevista nel bilancio 2019; e come riparare non è allo stato intuibile. Un appello  – conclude – ai Deputati Lametini , non può mancare, porteranno la problematica all’attenzione del governo prima della catastrofe.? O come dicono in tanti, dopo, piangeremo “lacrime di coccodrillo’?”