Coronavirus, Cutrì: “Occorre un forte senso di responsabilità”

Lamezia Terme – “Siate responsabili e abbiate rispetto dei vostri cari e di chi vi circonda.Restate a casa per superare un’emergenza sanitaria senza precedenti in Italia”. E’ l’appello lanciato da Pasquale Cutrì, vicepresidente dell’associazione “Uniti per Fronti e per Lamezia” che chiama a raccolta cittadini e classe politica per contrastare l’infezione virale da Covid-19.
“Occorre solo avere un pò di pazienza – prosegue – e seguire ossequiosamente quanto stabilito dalle autorità competenti, rispettando i decreti e osservando le raccomandazioni. Utilizziamo la ragione e non l’ignoranza. Bisogna essere responsabili, eticamente e moralmente”.
“Bisogna, inoltre, tutelare le aziende piccole, medie o grandi che siano, i lavoratori che operano nel settore pubblico, quelli autonomi e soprattutto – sottolinea PasqualeCutrì – gli operatori sanitari, gli eroi delle corsie e coloro i quali prestano assistenza dotandoli dei dispositivi di protezione individuali (DPI)”.
“Governo, Regione e Comune di Lamezia Terme – puntualizza Pasquale Cutrì – si impegnino al massimo per garantire solidità e stabilità. La Calabria deve essere pronta all’emergenza nel caso in cui i contagi dovessero aumentare e si rendessero necessarie nuove attrezzature e nuovi posti letto negli ospedali ed in terapia intensiva”.
“In situazioni emergenziali come quella che stiamo vivendo, si denota il vero senso d’appartenenza alla comunità.E’ necessario– aggiunge – un forte senso di responsabilità da entrambi i lati, classe politica e cittadini”. A una condizione: “Mettiamo da parte i colori politici e insieme possiamo diventare più forti e liberi di prima”.
“Da parte mia e di tutta l’associazione “Uniti per Fronti e Lamezia”, un pensiero particolare – conclude Cutrì – va a tutti colori i quali hanno perso i loro cari in questa tragedia e uno speciale ringraziamento è diretto ai nostri eroi: medici, infermieri, Oss, 118 e forze armate che con impegno, sacrificio e dedizione stanno dando un contributo straordinario alla causa comune”.