Lamezia, Associazioni Unite per la Sanità: “Qui negati diritti primari”

Lamezia Terme – “Se la politica di Lamezia e del lametino ha ancora dignità rispetti e faccia rispettare il diritto di cura dei cittadini e smetta di prendere in giro chi soffre fingendo di discutere ciò che doveva essere discusso e risolto 10 anni fa. Si fa appello a tutti i cittadini perché chiedano conto a tutti i propri rappresentanti politici, sindaci consiglieri assessori regionali e ai parlamentari. E’ nostra intenzione denunciare la Regione Calabria alla Procura della Repubblica poichè è di tutta evidenza la negazione dei diritti minimi alla cura previsti dalla Costituzione” è quanto affermano in una nota Associazioni unite per la Sanità.
“Come associazione – precisano – abbiamo deciso di unire le nostre forze, benchè con forti perplessità sul buon esito della nostra ardua battaglia, ma con la certezza che difficilmente potremo e potranno fermarci. E’ chiaro a tutti che i comunicati di alcuni politici e partiti non convincono più e sembra che parlino ad una popolazione di inetti quando affermano di lavorare, di doversi incontrare, per migliorare la Sanità del lametino. Ci sembra, che pur con tutte le buone intenzioni, e ritenendo lodevole l’iniziativa ,a nulla sia servito l’incontro del Sindaco Mascaro, dell’assessore Luzzo e il presidente della commissione Nicotera con la Commissaria Latella proprio nel nosocomio lametino. Da questo incontro non è emerso nulla di nuovo, si ripetono come un mantra le cose che la Commissaria ha detto alle associazioni, cioè la comprensione e il sostegno per la causa della malata sanità lametina. Pur apprezzando la chiarezza e l’intenzione della Commissaria di dare risposte concrete, rimaniamo delusi dal tentativo del Sindaco di far passare i “faremo” i “vedremo” come ipotesi positive. Ci aspettiamo piuttosto di sentire “è stato fatto” “è stato dato”. Il rispetto per i cittadini impone oggi un reale cambiamento che porti a prendere in considerazione i bisogni di tutti i malati Ribadiamo il nostro no a questo modo di far politica che ha stancato, deluso, mortificato Lamezia e tutto l’hinterland per la Sanità e non solo”.
Dall’Associazione si pongono una serie di quesiti “Come si può avere la convinzione che le malattie aspettino i tempi pessimi della burocrazia e della politica? Sembra quasi che chi della politica si ponga di fronte ai grossi problemi della sanità sia impreparato mentre noi siamo certi che sia il Sindaco, che l’assessore siano persone di esperienza che abbiano ben chiari i problemi grossissimi che i comuni cittadini con problemi di salute debbono affrontare. Allora, perchè nessun riferimento su come riportare la medicina del territorio ad una efficacia che riesca a garantire i livelli ottimali di assistenza?Come mai il nulla di fatto per i bambini con problemi neuropsichiatrici, che non possono aspettare un concorso ma hanno bisogno oggi? Gli ambulatori senza medici e infermieri potranno mai riaprire?Perchè costruire una nuova palazzina quando moltissimi spazi dell’ospedale sono inutilizzati? E se non ci sono soldi per assumere personale medico e infermieristico perchè si trovano per un’inutile edilizia che richiede tempi biblici ? Magari, poi non ospiterà nessuno visto che i malati vengono dirottati in altre strutture, sfiancandoli, perché decidano di non curarsi più a Lamezia, e in alcuni casi a non curarsi proprio per oggettive difficoltà di spostamento, e questo rappresenta il fallimento più tangibile di tutte le politiche sanitarie. Signor sindaco, ricorda che gli ambulatori sono chiusi perché non c’è personale e quelli che hanno aperto (due o tre) fanno i salti mortali per fornire servizi di estrema necessità a malati in difficoltà? La buona volontà doveva esserci prima oggi bisogna mostrare “i denti” alla Regione e non tartassare la Commissaria Latella che ha già detto chiaramente che farà il possibile con i mezzi che le hanno messo a disposizione, pochi aggiungiamo noi”.
E ancora “Se la Regione blocca tutto senza fornire quanto necessario per potere ripartire come e cosa si pensa di fare? Perché nulla si è detto sul fatto che la Commissaria dal mese di maggio esprime l’intenzione di aprire un tavolo di lavoro per risolvere il problema del Centro Regionale di Neurogenetica e che c’è una richiesta condivisa largamente da tutti per farlo divenire IRCSS, presidente Santelli, commissario AO Materdomini, Zuccatelli e la stessa Latella, ma il generale Cotticelli ignora tutti loro e prosegue sulla sua strada smantellando Lamezia? E’ troppo facile dire “Il centro deve rimanere a Lamezia, da qui non si deve spostare nulla”, ma a chi lo state dicendo? I risultati di questi anni ci danno purtroppo ragione e allora forse è il momento di cambiare strategie e modalità di richiesta per ciò che spetta di diritto al territorio, modalità servili le vostre, sempre con il cappello in mano e sempre accondiscendenti a promesse mai mantenute”.