Sorveglianza speciale e confisca prevenzione revocate Notarianni Rosario

Lamezia Terme – La Corte di Appello di Catanzaro (Dott.ssa A. Mellace Presidente, Commodaro e Gioia a latere) ha integralmente revocato la misura di prevenzione personale e patrimoniale applicata a Notarianni Rosario (difeso dall’Avv. Aldo Ferraro), sia la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per anni 4 che la confisca di tutti i suoi beni immobili e delle autovetture sue e dei componenti del suo nucleo familiare.
Il Tribunale di Catanzaro, con decreto del 24/01/2019 all’esito dell’udienza del 28/09/2016, aveva invece ritenuto che Notarianni dovesse ritenersi persona socialmente pericolosa e che tutti i beni a lui direttamente ed indirettamente riconducibili dovessero essere confiscati, e ciò in quanto era stato condannato ad 8 anni di reclusione all’esito del processo Medusa per avere partecipato al clan Giampà.
Tale decisione fu impugnata dall’Avv. Ferraro dinanzi la Corte d’Appello di Catanzaro che, con la decisione depositata oggi, integralmente accolto il ricorso proposto dal difensore del Notarianni Rosario, prendendo atto della inesistenza di alcun elemento che consenta di ritenere attuale la pericolosità sociale del prevenuto, non essendo sufficiente, come sostenuto dall’Avv. Ferraro, la sua condanna per avere partecipato alla cosca mafiosa “clan Giampà”, laddove vi sia la dimostrazione positiva della risalenza nel tempo di quelle condotte antisociali a fronte di un lungo periodo di detenzione che si presume, costituzionalmente, abbia rieducato il condannato. Quanto alla misura patrimoniale, la Corte ha invece condiviso la ricostruzione economico-finanziaria compiuta dalla difesa, che ha dimostrato, per gli immobili, la mancanza di ragionevolezza temporale tra quegli acquisti e la condotta partecipativa del Notarianni, e, quanto alle autovetture, l’esistenza di disponibilità economiche sufficienti e proporzionate per provvedere al loro acquisto da parte dei rispettivi formali intestatari.