Lamezia Terme – Appresa la notizia che il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, ha emesso un decreto con cui ha convocato le elezioni provinciali per domenica 7 febbraio, Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia ricorda che “anche nella Provincia di Catanzaro, il nuovo appuntamento elettivo, bussa alle porte. E alla luce degli “amari fatti e circostanze ancora in corso” vuoi vedere che Lamezia, rischia di rimanere orfana nella provincia di Catanzaro e come al solito fuori dal giro?”.
È quanto si chiede De Biase in una nota che, aggiunge: “Quanti danni per questa nostra martoriata città! Come risaputo alle elezioni provinciali di che trattasi, partecipano direttamente e indirettamente, sindaci e consiglieri comunali del territorio. Motivo ciò che inevitabilmente, proietterà i suoi effetti, anche a livello regionale in vista degli appuntamenti elettorali del 2021? Nel contesto generale e forse per la delicatezza della partita in gioco, oltre che per l’importanza della posta, la presidenza della Provincia del capoluogo di regione, motiva la massima cautela negli schieramenti in campo e Lamezia deve contare e pesare. Con la domanda: come? Quando? Con chi? Quale Amministrazione ordinaria o straordinaria sarà chiamata a rispondere? Insomma, con la realtà attuale, cosa e chi potrà far emergere e contare il ruolo di Lamezia nel contesto provinciale? Con quali prerogative la nostra città guarderà al proprio futuro in un contesto provinciale che proietti il nostro territorio come risorsa e non come realtà a cui attingere solo nei momenti elettorali? Nelle vesti di “soldato sentinella” che ama la propria città anche “quando non fa parte delle istituzioni elettive” sono preoccupato – conclude De Biase – e allarmato per quanto Lamezia subisce, seppur rappresenta la “porta della Calabria, sia del presente, che del futuro”. Ma la sorte? il fato? si accanisce da troppo tempo e c’è sempre un qualcuno o una qualche cosa, che ne impedisce il decollo. Quindi attendendo il voto e il risultato nelle quattro sezioni indicati dal TAR, (e quanto ancora non si conosce), forse solo appellandoci ai Santi Lametini: San Francesco; Santi Pietro e Paolo; potremo sperare in un futuro migliore per la nostra città”.