Lamezia Terme – “Brutte notizie per il comune di Lamezia Terme. Apprendiamo infatti che il Ministero dell’Interno ha di fatto “bocciato” l’istruttoria presentata dal Comune in tema di fabbisogno di personale 2020-2022″. Ad affermarlo è Luigi Villella, coordinatore “Italexit con Paragone”, che aggiunge: “Già il 19 novembre, il Ministero aveva chiesto delle integrazioni sostanziali ad una pratica sulla quale l’amministrazione Mascaro contava molto per ridare “ossigeno” alla macchina comunale. Questo al fine di indire nuovi concorsi pubblici per poter assumere personale presso un Comune, quello di Lamezia, che cammina a rilento e con tante complessità”.
Per Villella: “Di fatto è gestito da due Dirigenti. Il provvedimento, in sostanza, chiosavano dal Ministero dell’Interno, deve essere riadattato in conformità alla normativa vigente, con tutte le modifiche ed integrazioni necessarie, tenendo anche conto dei rilievi e delle indicazioni formulate dall’organo di revisione. Oggi addirittura si apprende che nella nota del 15 dicembre 2020 il Ministero ha rispedito nuovamente al mittente la pratica, poiché non inviata nei tempi utili per la relativa istruttoria. Incredibile ma vero, sembra uno scherzo ma non lo è, una cosa gravissima. Cioè siamo difronte ad incompetenti allo sbaraglio, oppure dietro a queste manovre si nasconde qualche “trama” tessuta con lo scopo di affossare definitivamente il Comune di Lamezia Terme e quindi una città intera? – si chiede – Una delle pratiche in assoluto più importanti per la vita amministrativa dell’ente, che l’ex Amministrazione Mascaro invia al Ministero fuori dai termini previsti? A questo punto è doveroso dare delle spiegazioni alla città! Consapevoli che quanto accaduto, ha inflitto un duro colpo a tutta la macchina amministrativa, con ripercussioni negative per tutti i cittadini, chiediamo al neo commissario, recentemente insediatosi presso il nostro Comune, di fare luce su questa vicenda incresciosa, e se possibile, di sanare quella che appare come una vera e propria beffa ai danni dei cittadini lametini”.