Lamezia, Nuovo Cdu a Gratteri: “Si faccia luce su omicidio Cristiano e Tramonte”

Lamezia Terme – Il Direttivo del Nuovo Cdu di Lamezia Terme, attraverso una lettera aperta al Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, chiede di far luce sull’omicidio dei due netturbini Francesco Tramonte e Paquale Cristiano. “Illustrissimo Dottor Gratteri, noi da sempre seguiamo il suo impegno che dà speranza alla Calabria onesta, composta dalla quasi totalità dei calabresi, che vuole rinascere senza il giogo mafioso. Abbiamo apprezzato da vicino il suo operato e il lavoro svolto anche a Lamezia Terme. Un risultato encomiabile grazie al suo impegno, a quello dei suoi collaboratori e agli inquirenti che la supportano nelle indagini, tanto che Lei merita una riconoscenza e, secondo il nostro avviso, anche la “cittadinanza onoraria” della nostra Città. Come non sottolineare inoltre l’ubicazione dell’Aula bunker e della futura Cittadella Giudiziaria, a Lamezia Terme, al centro della nostra regione. Lei ha fatto tanto bene per i cittadini lametini e per il popolo calabrese più di tanti lametini inconcludenti. E’ un dato incontestabile. La Città, in ogni caso, le è grata di tutto quello che ha fatto”.
“Dottor Gratteri, Le chiediamo – proseguono – un ulteriore sforzo per fare luce su una vicenda che ancora non ha né mandanti né esecutori. In questi giorni ricorre e si è ricordato a Lamezia Terme, per l’ennesima volta, l’omicidio dei due netturbini avvenuto 30 anni fa. Due lavoratori, Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, innocenti, la cui unica colpa, probabilmente, è stata quella di lavorare alle 5 del mattino e di svolgere un lavoro prevalentemente notturno. Due padri di famiglia morti e uno ferito gravemente, le cui famiglie da 30 anni aspettano una risposta e giustizia. Noi, siamo consapevoli che già sta operando anche in tal senso ma, prima che sia trasferito, “metta un’ulteriore ciliegina sulla torta” e Le chiediamo di porre nuovamente attenzione sul caso, per cercare di dare una motivazione, (anche se non può esistere una motivazione valida ad un atto così brutto) un volto e dei nomi ai responsabili dell’efferata strage e per fare trionfare la Giustizia, per questi innocenti, per le loro famiglie e per il popolo lametino. Grazie a nome di tutti e speriamo che il prossimo anniversario si possa anche “festeggiare” e non solo ricordare”.