Lamezia, Mascaro chiede un decreto per indire le elezioni nelle 4 sezioni

Lamezia Terme – In una nota inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Interno, al Ministero della Salute, al Ministero per gli Affari Regionali, a tutti i Gruppi parlamentari ed all’Anci e trasmessa per conoscenza alla Prefettura di Catanzaro ed alla Corte di Appello di Catanzaro, Paolo Mascaro – nella sua qualità di sindaco in carica fino all’annullamento parziale del voto deciso dal Tar e confermato dal Consiglio di Stato – chiede “emanazione di immediata decretazione d’urgenza volta ad impedire la ulteriore compressione dei diritti di elettorato attivo e passivo costituzionalmente tutelati con abrogazione, quindi, del n. 3 della lettera b del comma 1 dell’art. 1 del D.L. 05/03/2021 n. 25, convertito nella legge n. 58 del 03/05/2021, che inerisce unicamente la Città di Lamezia Terme come rilevasi dalla relazione illustrativa richiamata a pag. 12 del relativo dossier per l’aula parlamentare del 07/04/21, con conseguente sollecita emanazione della detta decretazione d’urgenza”.
Mascaro ritiene che non esista “oggi alcun presupposto affinchè siano conculcati e violati i diritti degli eletti a svolgere il proprio mandato e della intera Comunità di Lamezia Terme ad essere rappresentata dagli organi democraticamente eletti. L’istanza è indirizzata anche all’Anci affinchè intervenga immediatamente nell’evidenziare la necessità di adottare con urgenza i rimedi normativi che consentano la celere convocazione dei comizi elettorali a salvaguardia della Comunità locale interessata ed ancor prima dell’essenza stessa dei principi della democrazia rappresentativa”.
“L’istanza, infine – si legge – è rivolta per conoscenza alla Prefettura della Provincia di Catanzaro ed al Presidente della Corte di Appello di Catanzaro affinchè si proceda, non appena emanato il richiesto decreto legge, alla immediata nuova convocazione dei comizi elettorali per la rinnovazione delle operazioni di voto nelle sole 4 sezioni oggetto della sentenza del TAR Calabria, per come oramai definitivamente disposto dal Consiglio di Stato”.