“Austerlitz 1805, la battaglia perfetta” di Salvatore Moschea

Lamezia Terme – Continua senza sosta, l’attività culturale della famiglia Perri, che si rivolge ad una produzione sempre più allargata in termini di temi ed interessi. Con orgoglio infatti, presentano l’ultima fatica editoriale, “Austerlitz 1805, la battaglia perfetta” di Salvatore Moschea, edito da grafichÉditore.
Un libro abbiamo stampato, dedicato agli storici, appassionati della storia, ed a chi vuole avere un primo approccio la storiografia, che è solennità del passato raccontataci però, con la leggerezza minuziosa del presente.
Austerlitz 1805, la battaglia perfetta è infatti, scritto in modo scorrevole, con linearità descrittiva, ed è arricchito da schemi delle battaglie, ideate dall’autore, dopo accurate ricerche. Gli schemi e le immagini inserite nel testo infatti, sono fedeli agli accadimenti proprio perché basati su centinaia di documenti consultati con esigenza di dettaglio.
Il libro è stato presente nell’importante fiera di settore MILITALIA, che è la più importante occasione di incontro tra appassionati di militaria che si svolge in Italia, ed è l’espressione più aggiornata della tradizione di eventi dedicati al collezionismo militare, organizzati presso il Parco Esposizioni Novegro.
Una frase di Napoleone che apre il libro è rappresentativa della mission che ha animato la stesura del libro: Uno storico sarà sempre comunque costretto a parlare dell’impero e se ha coraggio, dovrà ben restituirmi qualcosa…Tutto questo varrà pure qualcosa!”.
L’autore ha avuto come obbiettivo infatti, quello di restituire ad alcuni capitoli importanti della storia, la sua giusta attenzione come naturalmente parti integranti della nostra tradizione.
Austerlitz fu la battaglia conclusiva della prima scampagna militare di Napoleone da imperatore, che ne rappresentò un suo capolavoro assoluto come proprio, battaglia perfetta, le cui glorie egli, non volle condividere con nessuno dei suoi marescialli e generali, se pur grandioso fu il loro contributo.
Un libro dunque, che chiama il lettore a partecipare dell’atmosfera militare delle grandi battaglie, restituendone quelle sfumature emozionali e di pittorica descrizione, riuscendo a proiettare proprio sul campo di battaglia.
Una chiamata alle armi per il lettore da intendere come partecipazione di quegli aspetti che sono spesso lasciati cadere, rispetto ai grandi numeri degli scontri storici, ma che invece arricchiscono la sfera dei sentimenti, dalla paura, al suono delle spade, agli occhi sgranati dei soldati. Restituiscono l’atmosfera del campo di battaglia prima brumoso e poi illuminato dal sole, il tremore del terreno, gli squilli di trombe, lo scintillio delle corazze, il roteare delle sciabole, le grida di battaglia, il denso fumo causato dai cannoni e dalle salve di fucileria che tutto avvolgeva come un impenetrabile muro nero. le urla e i lamenti dei feriti, il coraggio e il valore espresso quel dì dai combattenti, sia dei vincitori che dei perdenti.
Dopo aver letto quella che è una meticolosa descrizione della battaglia, letta sotto l’aspetto militare e psicologico, chiudendo gli occhi, riusciamo a tornare indietro nel tempo, e fare anche noi un’apparizione su quel campo di battaglia perfetta, riuscendo a leggere le innumerevoli sfumature ad essa legate. Un’osservazione di quella intima dimensione che accompagna l’arte della guerra e che restituisce oggi, il trofeo della memoria per vinti e vincitori.
Potrà capitare che dopo aver chiuso il libro, sentirete nelle vostre case l’eco di quel: “Vive l’Empereur”.