Lamezia: la Polizia esegue misura cautelare per maltrattamenti in famiglia

Lamezia Terme -Nei giorni scorsi, personale del Commissariato P.S. di Lamezia Terme ha eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle parti offese nei confronti di A. Z. A, quarantenne di origini bulgare, abitante in S. Pietro Lametino, responsabile di maltrattamenti in famiglia.
Le indagini del Commissariato sono state avviate allorchélo scorso 7 novembre la moglie, anche lei di origini bulgare, aveva chiesto l’intervento del 113 presso la sua abitazione. All’arrivo gli operatori di polizia avevano trovato la donna e la figlia quattordicenne in lacrime mentre l’uomo era visibilmente ubriaco. I poliziotti avevano immediatamente attivato il Protocollo E.V.A. (Esame Violenze Agite) in uso alla Polizia di Stato, mettendo in sicurezza la famiglia ed allontanando l’uomo, assicurando al contempo le fonti di prova necessarie per la prosecuzione delle indagini.
Attraverso l’applicazione SCUDO – un particolare tipo di Banca Dati in uso alle Forze dell’Ordine per i casi di violenza di genere – è stato possibile risalire ai molteplici interventi effettuati dalle Forze di Polizia presso l’abitazione della famiglia ed alle numerose volte in cui la donna o la sua bambina avevano richiesto l’intervento del 113.
Le indagini svolte dall’Ufficio Anticrimine del Commissariato avevano quindi permesso di accertare che l’uomo, da anni, sottoponeva la moglie e piccola a vessazioni fisiche e ad aggressioni con calci e pugni, soprattutto quando rientrava a casa ubriaco.
La Procura della Repubblica di Lamezia Terme, a seguito degli accertamenti dell’attività info-investigativa della Polizia di Stato, aveva richiesto immediatamente al Gip l’applicazione di una idonea misura cautelare, che appena è stata emessa dal GIP di Lamezia Terme, è stata eseguita tempestivamente dal Commissariato P.S. di Lamezia Terme.