Lamezia Terme – Tante le iniziative del Liceo Classico Artistico “Fiorentino” per la giornata contro la violenza delle donne. Significativo il ricordo di Lea Garofalo, la testimone di giustizia sequestrata e uccisa dal suo ex compagno e dalla ‘ndrangheta dopo che aveva scelto di allontanarsi dalla famiglia e collaborare con i magistrati.
Alunni e i docenti si sono ritrovati nel giardino della scuola. Sette le classi coinvolte: I, II, III, IV A Quadriennale, III B, III C Classico con i professori: Anna Chierchia, Danilo Marasco, Elisabetta Minervini, Alessandra Porchia, Giuseppe Villella.
E’ stata una giornata particolare all’insegna della sensibilizzazione e della discussione su una problematica che i ragazzi con i docenti hanno voluto snocciolare nelle diverse sfaccettature. Intanto si è partiti con il perché questa giornata viene celebrata proprio il 25 novembre e da quando. Poi l’importante ricordo della giovane Lea Garofalo, vittima due volte: della mafia e della violenza contro le donne.
La violenza sulle donne è stata affrontata nei diversi contesti e situazioni: dalla violenza domestica, alla gelosia patologica, sino alla mancanza di solidarietà femminile.
Alcuni studenti hanno affrontato l’argomento attraverso spunti e suggestioni tratte dalla letteratura, dall’arte e dalla scienza, facendo riferimento anche alle matrici storiche della violenza sulle donne.
Si è analizzato il termine “femminicidio” inteso come omicidio della donna in quanto donna, che lotta per una libertà di esistere, spesso negata o peggio neanche riconosciuta.
Alcuni spunti di riflessione sono stati generati dalla visione preliminare di materiale video come: il contributo che Adriana Cavarero (docente di Filosofia Politica all’università di Verona) che evidenzia come nel problema sia presente la complicità e la solidarietà tra maschi potenti. E il contributo dello psicanalista Luigi Zoja che analizza le origini della violenza maschile partendo dall’archetipo dei centauri fino all’esplosione dei femminicidi, ovvero dal Mito alla Storia. Una lunga storia di sopraffazione che collega la più arcaica barbarie alla perdita del ruolo dominante del maschio nella società moderna.
Tanti gli interventi dei ragazzi: IsottaPierri, Monica Pulice (IV A Q); Gaia Pulice, Omnia Ahmed (I A Q); Camilla Latelli (II AQ); Valentina Talarico, Federica De Fazio, Martina De Sando (III AQ), Serena De Moro, Simone Saladino, Marco Benincasa, Pierfrancesco Senese (III C); Letizia Nanci (III B).