Lamezia: premio nazionale Astrea

Lamezia Terme – Una serata di grandi emozioni e, a tratti velata anche di struggente commozione, quella svoltasi al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia per la consegna del Premio Nazionale Astrea.
Il Premio Nazionale Astrea, presieduto da Piera Dastoli e diretto artisticamente da Massimo Mercuri, è stato assegnato a personalità tra le più diverse che, insieme, rappresentano ambiti di straordinaria importanza dell’attuale contesto contemporaneo. I riconoscimenti sono andati ai sottosegretari di Stato Francesco Paolo Sisto ( Interno) e Dalila Nesci (Sud). I rappresentanti dell’esecutivo nazionale hanno, a loro volta, premiato il questore della Provincia di Catanzaro Mario Agricola; il generale di brigata della Guardia di finanza Calabria Guido Mario Geremia, rappresentato in teatro dal comandante del gruppo di Lamezia Fabio Pirrera; e il comandante generale Carabinieri Legione Calabria, Pietro Francesco Salsano.
A ricevere il riconoscimento anche il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, premiato da Francesca Garofalo, presidente della terza sezione penale della Corte di Appello di Catanzaro. Nel corso della serata è stato assegnato il Premio alla memoria per Giulio Sandro Garofalo, già presidente del tribunale di Lamezia. Il riconoscimento è stato consegnato ai figli, Francesca e Giovanni, entrambi magistrati, dalla presidente del Foro lametino Dina Marasco.

Presente a teatro anche il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta.

Molto toccante la testimonianza di Giovanni e Francesca Gabriele, genitori del piccolo Domenico (Dodò), ucciso dalla ‘ndrangheta nel 2009. La storia terribile di un padre e una madre che hanno perso il loro bambino in maniera tragica e per mano criminale ha commosso profondamente tutti i presenti in teatro. Così come ha colpito la grande dignità e compostezza di due genitori che hanno sublimato un dolore indicibile in testimonianza per la legalità e la giustizia. A premiarli il magistrato Doris Lo Moro.

Grande lezione di dignità anche da parte dei figli di Antonino Polifroni, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1996 dopo aver subito 25 anni di vessazioni, minacce e intimidazioni di ogni genere. I figli, premiati dalla giornalista Nadia Donato, hanno ribadito che l’insegnamento del padre è stata la strada maestra per loro e gli altri quattro fratelli. Coerenza, libertà, presenza a sé stessi, nessun asservimento al giogo malavitoso. Questa la lezione del papà che loro stanno trasmettendo ai figli.

Per la sezione spettacolo ha ricevuto il riconoscimento anche Gianvito Casadonte, direttore artistico del Magna Greacia Film Festival, premiato dal dirigente del Comune di Catanzaro Antonino Ferraiolo. Per la sezione cultura il premio è andato al docente lametino di lettere classiche Francesco Polopoli, insigne letterato di fama europea. A consegnare il premio il giornalista Pasquale Roppa.

Per la ricerca nel campo dell’implantologia odontoiatrica e per il suo costante impegno nel sociale, il Premio Nazionale Astrea è andato al medico lametino Ennio Calabria; a consegnare il riconoscimento la giornalista Maria Scaramuzzino. Per la sezione giornalismo premiata Lilli Gruber, nota giornalista e scrittrice, intervenuta in collegamento. A rappresentare l’amministrazione comunale il sindaco Paolo Mascaro e l’assessore allo Spettacolo Luisa Vaccaro.

La manifestazione è stata patrocinata da: Regione Calabria, Consiglio Regionale della Calabria, Provincia di Catanzaro, Camera di Commercio di Catanzaro, Comune di Lamezia Terme, Epli Nazionale (ente proloco italiane rappresentato in teatro dalla presidente regionale Giuseppina Ierace) e da partner privati ed associazioni.