Lamezia, gli auguri di Natale del Vescovo

Lamezia Terme – “Anche questo Natale sarà segnato dalla pandemia eppure per noi cristiani il Natale è Luce, è Gesù, il Salvatore, Colui che viene a salvarci prendendo su di sé la nostra condizione. Il Verbo entra nelle trame della nostra storia, assume le nostre fragilità. Contemplare il Mistero di Dio che si fa uomo significa imparare ad assumere su di noi, a farci carico. Non riusciremo mai a salvare la realtà, la nostra comunità, se non ci facciamo carico, se non ci assumiamo tutti insieme delle responsabilità. Niente si salva se non si assume. Il Mistero dell’Incarnazione ci spinge ad entrare in questa logica, quella del Figlio di Dio che si è fatto carico di ciascuno di noi. Lasciamo coinvolgere nell’amore di Dio, per essere attrattivi, per dare dignità alle persone che sono le risorse vere del nostro territorio”. Così il vescovo di Lamezia Terme monsignor Giuseppe Schillaci che ieri ha incontrato i rappresentanti delle aggregazioni laicali della diocesi lametina, i docenti di religione, le autorità civili e militari per gli auguri natalizi alla città e alla Diocesi. “Il Natale – ha proseguito Schillaci – è un Mistero di Luce e di gioia. Una luce che illumina ogni donna e ogni uomo. Nessuno resta escluso da questa luce, da questa gioia. Di fronte alla grotta di Betlemme, di fronte al Bambino deposto in una mangiatoia, vogliamo vivere i prossimi anni con l’atteggiamento di chi si mette in ascolto, come la Vergine Maria. E’ questo il monito che la Chiesa ci rivolge per i prossimi due anni del cammino sinodale. Liberiamoci dai pregiudizi che impediscono un ascolto vero degli altri, che creano barriere. Mettiamoci in ascolto della Parola, della Parola di Dio, per ascoltare le parole, per metterci in ascolto di tutti. Siamo chiamati ad ascoltare la nostra gente, il nostro territorio, ascoltiamo il grido di chi soffre, il grido della nostra terra. Se saremo capaci di ascoltare, cadranno gli steccati ideologici e si aprirà un cammino che tutti siamo chiamati a intraprendere, aiutandoci reciprocamente. Sono attuali più che mai le parole che Papa Francesco ha pronunciato, di fronte a tutto il mondo, il 27 marzo 2020, in quella piazza S. Pietro deserta: nessuno pensi di potersi salvare da solo. Siamo tutti sulla stessa barca e tutti dobbiamo remare nella stessa direzione di marcia, che significa passione, creatività, fiducia, speranza. Vorrei che ciascuno di noi celebrasse questo Santo Natale con un animo sempre più aperto, non ripiegati su noi stessi. Guardiamo a Maria che, dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo, si alza e in tutta fretta va a servire la cugina Elisabetta che ha bisogno. Viviamo questo Natale con questi sentimenti cristiani e umani, infondendo fiducia e speranza in ogni donna e ogni uomo che incontriamo”. Dal vescovo di Lamezia, un pensiero e un augurio particolare per i giovani “impariamo ad ascoltare i nostri giovani, i nostri ragazzi: oggi c’è bisogno di ascoltarli, di camminare insieme a loro perché presto saranno loro a prendere le redini della nostra comunità”.