Lamezia, Pax Christi su manifestazione contro la guerra in Ucraina

Lamezia Terme – “Pax Christi Punto Pace” di Lamezia Terme, interviene, in una nota, dopo la manifestazione svolta nel pomeriggio di sabato a Lamezia per dire no alla guerra. L’associazione, rendono noto: “ha assistito, nel corso del sit-in ad un miracolo che non ha molto a che vedere con la conta del numero dei partecipanti di cui sovente ci si gloria per sancirne il successo. Un miracolo particolare: quello della pioggia, che aveva spinto un’altra piazza a rinviare il proprio evento, capace di ospitare, sotto un enorme ombrellone di solidarietà, una meravigliosa platea di lametini e non solo (associazioni cattoliche e laiche, partiti, movimenti e sindacati); un ombrellone che, se avesse potuto, avrebbe riparato il popolo Ucraino dall’insensato temporale di fuoco scatenato da Putin, che si è dovuto accontentare di sostenere quella nutrita comunità di Ucraini, nostri concittadini, che intonavano il loro inno, con la voce rotta dalla rabbia e dal dolore, attaccati disperatamente alla loro enorme bandiera su cui erano affisse richieste accorate di Pace e di resistenza alla guerra; il loro canto e la loro bandiera hanno reso, pur in un clima di forte sgomento, tutto più bello e sobrio, compresi gli interventi di sostegno dei rappresentati della Piazza, unificata dall’imperativo categorico di cessazione delle ostilità”.
Nel documento di annuncio del Sit In, Pax Christi, prosegue la nota: “nel solco tracciato dalla proposta della rete italiana per la pace e il disarmo, di cui fa parte, ha indicato, per il superamento della crisi Russo-Ucraina, la sua piattaforma. Ma i contenuti di quella proposta vanno, nei prossimi giorni, messi a disposizione di una riflessione comune, ampia e partecipata, distinguendo la fase in cui è vitale salvare ciò che rimane della casa che brucia dal progetto di ristrutturazione. Una meta, quella della costruzione del futuro in Ucraina e in tutte le aree oggetto di massacri programmati da logiche imperiali, da perseguire insieme. (non verremo alla meta ad uno ad uno ma a due a due!)”.