Nuovo nome all’Aeroporto di Lamezia, coro di no alla proposta del sindaco di Catanzaro

Lamezia Terme – La proposta del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di modificare la denominazione dell’aeroporto di Lamezia in aeroporto Lamezia-Catanzaro sta provocando un’ondata di reazioni, tutte negative e di critiche all’indirizzo dato dal sindaco del capoluogo di regione all’interno delle sue linee programmatiche

Gianturco e Rubino (Fdi): “Incomprensibile la proposta del sindaco di Catanzaro”
“L’aeroporto internazionale di Lamezia Terme ha già un nome: ‘Sant’Eufemia’. Per tale ragione riteniamo incomprensibile e improponibile la proposta del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita di modificarne la denominazione ufficiale”. E’ quanto affermano in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Mimmo Gianturco e Rosy Rubino. “E’ proprio in questa parte della città di Lamezia Terme – aggiungono Gianturco e Rubino – che nel 1976 venne inaugurato il più importante investimento infrastrutturale della Regione al servizio della Calabria e dei calabresi. Fu una scelta oculata e strategica confermata dal continuo aumento dei passeggeri che l’aeroporto più importante della Calabria e uno dei più importanti del Sud Italia ha fatto registrare sin dalla sua nascita”.
“Quello che oggi interessa – proseguono – non è modificarne la denominazione, in quanto l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme Sant’Eufemia ha già un nome legittimo e consolidato nel tempo, ma piuttosto quello di incrementarne ulteriormente lo sviluppo in quanto è tra i dodici scali strategici a livello nazionale e rappresenta la vera porta di ingresso della Calabria. E’ ora di dire basta ai soliti campanilismi e lavorare in sinergia per rilanciare e rafforzare l’area centrale della Calabria”.

Cristiano (Italexit): “Uscita propagandistica, Fiorita risolva i problemi veri dei catanzaresi”
“Catanzaro e Lamezia Terme sono due città che devono necessariamente camminare in sinergia – afferma Massimo Cristiano, Coordinatore regionale Italexit con Paragone e candidato capolista alla Camera – altro che campanilismo. Il primo cittadino catanzarese, infatti, ha annunciato che chiederà alla Regione e al Ministero competente che la denominazione ufficiale dello scalo aeroportuale lametino divenga: aeroporto internazionale di “Lamezia Terme – Catanzaro”. Lo ha affermato durante la presentazione delle linee programmatiche 2022-2027 dinanzi al suo consiglio comunale. A suo dire, ciò rientra tra le priorità del capoluogo. Sarebbe opportuno che il sindaco Fiorita – sostiene ancora Massimo Cristiano – si occupasse dei cittadini catanzaresi, che si aspettano risposte concrete in termini di servizi efficienti. Una uscita propagandistica, fatta di miopia politica, dunque, che non serve a questa terra «già vessata da problemi ben più seri», conclude il coordinatore regionale di Italexit con Paragone. Catanzaro e Lamezia meritano ben altro che uno sterile e becero campanilismo”.

Nicotera (Presidente consiglio comunale Lamezia): “Uno scivolone che lascia basiti”
“Uno scivolone che lascia basiti, non può essere definito diversamente ciò che ha proposto, nelle sue linee programmatiche, il primo cittadino di Catanzaro, in merito all’aeroporto di Lamezia Terme”. E’ quanto afferma Giancarlo Nicotera Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme che prosegue: “Parole ed evocazioni che sanno di antico, sterile ed inutile campanilismo, di cui nessuno sentiva francamente il bisogno. Davvero un pessimo inizio quello del Sindaco Fiorita. Se si vuole arrestare il lento, ma, progressivo arretramento dell’area centrale della Calabria, occorre creare le condizioni per un dialogo serio e costruttivo tra le due città di Catanzaro e Lamezia Terme, riconoscendo le peculiarità di ciascuna di esse e permettendo ad ognuna di dare il proprio apporto per la crescita del territorio. La Calabria ha bisogno di una politica che si rimbocchi le maniche e lavori a favore di tutti i territori, e non certo di proposte surreali, inconcepibili ed illogiche, che sanno di mera propaganda e che vanno respinte al mittente, senza se e senza ma”.

 

Lucia Cittadino (consigliera comunale Lamezia): “Fiorita non avrà il mio voto per presidente Provincia”
“Leggendo questa mattina le parole pronunciate dal Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, sulla necessità di aggiungere il nome di Catanzaro al nostro Aeroporto Internazionale mi è venuto subito un dubbio sul lavoro che facesse e sono andata subito a verificare”- E’ quanto afferma la consigliera comunale di Lamezia del gruppo “Nuova Era che prosegue: “Avuta conferma del fatto che faccia il professore universitario, peraltro nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Unical, mi sono chiesta a che cosa gli fossero servite tutte quelle centinaia di migliaia di pagine che avrà letto nella sua vita. La Cultura infatti altro non è che “Arricchimento delle facoltà intellettuali individuali, perseguito attraverso l’acquisizione critica di cognizioni ricavate dallo studio e dall’esperienza”.
La cultura gli avrebbe dovuto dare gli strumenti per capire, soprattutto in un’epoca di atroci conflitti mondiali, che le contrapposizioni e le ostilità sono esclusivamente foriere di divisioni e disgregazioni, proprio quello di cui nessuno sente il bisogno e che un politico che si professa illuminato e portatore di “primavera” non dovrebbe assolutamente coltivare.
Fiorita, se proprio ha tra le sue priorità quella di rinominare l’aeroporto di Lamezia Terme, avrebbe potuto invitare Sindaco, Giunta e Consiglieri Comunali a sedersi ad un tavolo e spiegare il perché ritenga di doversi arrogare tale diritto senza prima aver sollecitato un confronto ed un dialogo, all’esito del quale magari ci avrebbe pure convinto. Dinanzi a tele arroganza da me riceverà sempre un pregiudiziale e piccato no sia pur dinanzi a qualsiasi, sia pur lungimirante, motivazione. P.S. Pare che il Pd lo stia supplicando di candidarsi per concorrere alla elezione di Presidente della Provincia di Catanzaro – conclude – lo avviso sin da ora, che il mio “bel” voto ponderato e “pesante” come consigliera comunale di Lamezia non lo avrà!”.

Ruggero Pegna: Dal sindaco del capoluogo mi sarei aspettato proposte concrete

Ho letto alcune affermazioni del sindaco di Catanzaro professor Nicola Fiorita e sono tornato indietro nel tempo, non solo per il cognome che porta, che mi ricorda il diniego all’effettuazione del concerto di Sting del ‘93, con il “non mi interessa, ho cose serie a cui pensare” del padre, allora anch’egli sindaco, ma soprattutto per aver riproposto in chiave “ora cambio il mondo” la solita lagna paesana di un provincialismo fatto di pennacchi e demagogia. Scusandomi per averlo collegato a quel triste episodio, di cui certamente non ha alcuna responsabilità, mi tocca dire che la chiave da Curva Sud e orgoglio giallorosso, con cui ha chiosato la boutade del giorno, non è a mio giudizio meno imbarazzante.
Dal sindaco del capoluogo, peraltro di nuova generazione, mi sarei aspettato proposte concrete e di reciproco interesse, come ad esempio immaginare e lavorare per la sostituzione dell’ormai quasi inutile Provincia con il nuovo Ente che classifica le aree più importanti del Paese, le Città metropolitane, e non risvegliare rancori, disfide e polemiche sopite!
Ecco, il tema non è appropriarsi di nomi di strutture che si trovano altrove, senza che in tutto ciò ci sia un senso, semmai pensare alla “Città Metropolitana di Lamezia-Catanzaro”, realtà che, di fatto, ha tutti i presupposti per esserlo e che, grazie al nuovo Ente, potrebbe godere dei necessari supporti finanziari per imprimere un forte e reale sviluppo.
Non v’è dubbio, infatti, che l’asse Lamezia/Germaneto, con tanto di aeroporto, stazione ferroviaria centrale, uscita A2, statale 18, il porto in progetto, ecc, cioè il nodo di comunicazione più importante forse del Sud da una parte e, dall’altra, la Cittadella Regionale, l’Università e le Strutture Ospedaliere, insieme alle due rispettive coste e a tutti i comuni che vi ricadono, con tanto di superstrada dei Due Mari a collegare Tirreno e Ionio, costituisca a tutti gli effetti la più grande e interessante Area Metropolitana della Regione!
Il nuovo Ente potrebbe realmente fare da volano ad un nuovo sviluppo sinergico, organico, condiviso e moderno dell’intero territorio, capace di valorizzare secondo un piano urbanistico, delle infrastrutture e dei trasporti intercomunale tutte le peculiarità locali, migliorando qualità della vita e benessere di ogni singola realtà. Piuttosto che riprendere la stucchevole bega onomastica da sagra paesana di nomi e cognomi, pennacchi e bandiere, io ce l’ho così e tu ce l’hai colì, si pensi realmente alla crescita di quest’area baricentrica e strategica, trovando punti d’intesa e non di scontro.
La città capoluogo, come orgogliosamente taluni amano ribadire, deve ragionare in termini di sviluppo complessivo dell’intera Calabria, non del solito arroccamento intorno a Corso Mazzini, che può solo sminuire anche la stessa autorevolezza della politica catanzarese in ambito regionale.
L’Aeroporto serve quasi tutti i comuni calabresi, non solo Catanzaro; secondo questa logica bisognerebbe mettergli i nomi di tutti, uno dietro l’altro? Come ogni struttura che è situata in un luogo, assume l’indicazione del Comune in cui si trova. Stessa cosa vale per l’uscita autostradale, un tempo rivendicata allo stesso modo e, ovviamente al contrario, per ogni struttura che si trova in altri luoghi, come la stessa Università di Catanzaro.
Si lascino agli stadi e ai bar certe sfide che riaprono inutili dibattiti tra ultras e si pensi, invece, al bene comune, quello fatto di progetti importanti, durevoli, che possano cambiare la storia.
Lamezia ha già patito fin troppo la volontà egemonica di altre realtà e la mancanza di una vera visione di sviluppo dell’intera Calabria. Una politica lungimirante, come purtroppo non è mai stata, per ovvietà geografica e delle caratteristiche morfologiche del territorio, non potrà mai essere tale senza passare da questa Città. Basterebbe ricordarsi che la superficie di Lamezia è di ben 162 kmq, quella di Catanzaro di 102 kmq, cioè di ben 62 kmq in più, territorio che non può essere relegato a quello di un paesotto di provincia. Con una superficie tale, nel cuore della regione, Catanzaro e Lamezia hanno solo da guadagnarci entrambe a camminare insieme, ma guidate dal buon senso.

Nome aeroporto, Guarascio: “Calabria non ha bisogno di rigurgiti municipalistici”

Di tutto la Calabria ha bisogno tranne che di una nuova stagione di rigurgiti municipalistici o di guerre di pennacchi e effimeri simboli. Il sindaco di Catanzaro farebbe bene a riflettere ragionare ed agire su come fare affermare nei fatti e non con proclami la sua città come autentico vero e riconosciuto capoluogo della regione, invece di soffermarsi su richieste fuori dal tempo e da ogni logica. Si risolve il problema di Catanzaro se cambia il nome dell’aeroporto? Si risolve il problema della Calabria se ci attardiamo con polemiche che nulla hanno a che fare con i drammatici problemi dei calabresi , dei cittadini, delle imprese, dei lavoratori? Devo confessare come imprenditore che opera in tutta la Calabria e come consigliere comunale di Lamezia tutta la mia profonda delusione per questa ennesima caduta di stile e di lungimiranza di settori così importanti del mondo istituzionale e politico”.