Lamezia Terme – Fatta luce su un furto, avvenuto nel mese di febbraio, in una nota gioielleria in centro città. Nella mattinata del 13 settembre, personale del commissariato di Lamezia Terme, unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, ha arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Lamezia, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, M.M.G. di 49 anni e G.I. di 30 anni, entrambi pregiudicati residenti a Catanzaro, in quanto raggiunti di gravi indizi di colpevolezza in relazione al delitto concorsuale di furto aggravato in danno di una nota gioielleria di Lamezia, con le aggravanti di aver commesso il fatto con violenza, con l’uso di un’arma impropria, in orario notturno, da parte di tre persone di cui una travisata.
Dalle indagini svolte dal Commissariato lametino, sotto le direttive della Procura, è emerso che i due, unitamente ad una terza persona, nella notte del 12 febbraio scorso, dopo aver danneggiato la vetrina della gioielleria con un cannello ossidrico portatile, avevano asportato 7 orologi di una nota marca, dal valore di 15mila euro. Sul posto è intervenuta nell’immediatezza la squadra volante del commissariato alla quale erano state segnalate delle fiamme davanti all’esercizio commerciale e subito dopo personale di polizia scientifica che ha iniziato gli accertamenti tecnici per giungere all’identificazione dei presunti autori del furto.
Sono state anche acquisite ed analizzate minuziosamente le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona, esperiti accertamenti anche a mezzo della polizia stradale sulle auto transitate nell’area in cui si trova la gioielleria, individuando, in tal modo, il numero di tarda dell’auto che aveva trasportato gli autori del fatto. I successivi accertamenti, effettuati anche attraverso l’analisi di numerosi tabulati telefonici con l’ausilio anche dei sistemi di indagine e di identificazione in dotazione alla Polizia di Stato, hanno permesso di giungere all’individuazione dei due presunti responsabili. Il gip di Lamezia, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia, ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere a seguito del quale, i due sono stati condotti nella casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.