Lamezia Terme – A nome dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme, il Sindaco Mascaro rivolge a tutta la città un pensiero per il Santo Natale 2022.
“Anche quest’anno – si legge nel messaggio di auguri – la parola del Santo Natale arriva nelle nostre esistenze per illuminare l’umanità e scuotere le coscienze. Ci ritroviamo ad accogliere la nascita del Salvatore in uno scenario storico drammatico, con la guerra che segna in maniera preponderante lo scorrere del tempo. In questi mesi il nostro sguardo è stato rapito principalmente da immagini di morte, di sofferenza, di povertà materiale e spirituale che ci proiettano in un contesto di disumanità ma che ci chiamano oggi ancor di più a riflettere sulla necessità di intervenire ciascuno di noi, per la propria individualità, nello spazio umano del cuore e sociale della terra, partendo da questo Santo Natale, meditando sul significato più alto e intimo della pace, della fratellanza e della solidarietà. Il Natale deve divenire non un mero appuntamento di convivialità ma un perenne stato di interiorità che lascia alla magia solo e soltanto lo spazio di una notte per manifestarsi, poi, ogni giorno dell’anno nella concretezza delle azioni”.
“Pertanto, l’invito che rivolgo, a nome dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme – aggiunge – è quello di tenere sempre gli occhi aperti per cogliere ogni sofferenza altrui, cercando con un agire costruttivo di donare sollievo ed occasione di libertà, guardando alla comunità come ad un’unica grande famiglia che nella condivisione trova occasione di riscatto e realizzazione. Siano queste festività positiva provocazione per scuotere la nostra vita dall’intorpidimento di mente e di cuore, sovvertendo la nostra situazione attuale ed indirizzando le nostre emozioni a favore di un unico grande sentimento che è la fratellanza. Guardiamo in particolare ai bambini, agli anziani ed a tutte le persone che vivono nella fragilità, alimentandone il sorriso con il dono del nostro tempo ed il calore della nostra mano tesa”.
“Questo Natale sia anche occasione di ringraziamento per tutte le forze dell’ordine e per le istituzioni civili e religiose riconoscendone il prezioso lavoro teso a tutelare l’incolumità fisica, sociale, collettiva. Alla Città tutta auguro di cuore di godere della rivoluzione avvenuta nella grotta di Betlemme per riscoprire, nell’umiltà e nella sincerità, la dimensione del fare, lasciandoci contagiare dalla diversità quale occasione di crescita. A tutti Noi, rivolgo gli “Auguri Scomodi” di don Tonino Bello: “Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali; Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate; Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre il frutto del suo grembo, costringa la vostra coscienza ipocrita ad accettare che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa…Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità…con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie…Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative… I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese”.