Lamezia, al Liceo classico incontro con lo scrittore Antonio Cannone

Lamezia Terme – Un confronto ricco di spunti e riflessioni quello che si è tenuto presso la biblioteca del Liceo classico “Fiorentino” che ha ospitato il giornalista e scrittore Antonio Cannone, il quale ha dialogato con gli studenti sul romanzo “aMalavita”. L’incontro, nell’ambito della rassegna “Fiorentino d’Autore”, è stato introdotto dal professore Raffaele Gaetano coordinatore dell’interessante rassegna. Cannone si è sottoposto alle puntuali e pertinenti domande dei ragazzi che hanno “scandagliato” a fondo ogni pagina del libro, complimentandosi con l’autore. Molti i temi toccati e tutti inerenti la trama di un romanzo di formazione ambientato in “un contesto sociale difficile”. Un ecosistema, ha detto l’autore, dal quale via via nel corso degli anni si è poi affermata quella che oggi è la più potente organizzazione criminale, vale dire la ‘ndrangheta. Un romanzo che ha incuriosito molto i ragazzi del Liceo classico di Lamezia che hanno spaziato con le domande su diversi argomenti,dai quali sono emersi interrogativi e riflessioni che hanno riportato il confronto all’attualità. Si è parlato pertanto dell’incidenza del fenomeno criminale nella vita quotidiana, dei rapporti con la politica, delle scelte che fin da giovani compiono i protagonisti del libro e che determinano il loro futuro. Di come, ha sottolineato Cannone rispondendo alle sollecitazioni degli studenti, “la scuola può essere un avamposto nell’affermazione della cultura della legalità”. E poi ancora “focus”sul disagio sociale e culturale presente nei territori interessati al fenomeno mafioso narrati nel libro. Protagonisti in positivo e in negativo che si confrontano in un ambiente ostile, ma intriso anche di passione civile e voglia di riscatto. Un romanzo che ha catturato l’attenzione degli studenti ai quali l’autore ha fornito la sua chiave di lettura e i perché della “necessità di lanciare un messaggio positivo alle nuove generazioni per contribuire a migliorare la società nella quale si vive e si opera”.