Rammaricati e preoccupati i Presidenti dei Consigli di Istituto della città

Lamezia Terme – Rammaricati che ad oggi ancora non ci sono risposte concrete per l’emergenza aule del Liceo Scientifico di Lamezia Terme, preoccupati per la perdurante carenza strutturale degli edifici scolastici nella città di Lamezia Terme.
Il numero di iscrizioni se pur alto non ha superato la soglia massima imposta dalla carenza di aule e siamo sollevati dal fatto che il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme non dovrà ricorrere al numero chiuso. Ad ogni modo ciò non può e non deve fare ridurre l’attenzione su una questione assolutamente prioritaria ed emergenziale. Risultano, a nostro avviso, insufficienti gli investimenti fatti dalla politica sul fronte della formazione delle nuove generazioni, che riteniamo, invece, debbano essere al primo posto dei bilanci di una pubblica amministrazione: in gioco c’è il futuro dell’Italia! Dalla formazione delle nuove generazioni verrà la nostra possibilità di migliorare come Paese, per avere un domani cittadini migliori e che possano superare con serenità la sfida globale della concorrenza con gli altri Stati. Il problema delle strutture scolastiche destinate ai laboratori resta, a nostro avviso, tutto intero e pone sul tavolo una serie di questioni irrisolte: dall’assenza di laboratori per scuole in città alle classi costrette a vagare per l’Istituto “Galileo Galilei” modificando quotidianamente l’aula, la protagonista indiscussa sul tavolo resta la crisi strutturale in cui versano molte Scuole cittadine.
Risale ormai al 25 gennaio 2023 un incontro tra i Presidenti dei Consigli di Istituto e il Sindaco di Lamezia Terme Mascaro che si è mostrato disponibile a collaborare, assieme al Presidente della Provincia di Catanzaro Mormile (incontrato il 17 gennaio 2023), nella ricerca di soluzioni percorribili e da cui attendiamo fiduciosi risposte concrete. Segnaliamo che l’indirizzo musicale del Liceo Campanella è a rischio: 150 studenti attualmente allocati in una struttura privata su via del Progresso, rischiano di dover “sloggiare” nel mese di luglio, se la Provincia non rinnoverà il contratto di locazione. La decisione di ridurre la spesa pubblica con la dismissione dei fitti, sicuramente ponderata da parte provinciale, se applicata in modo estremo rischia di aggravare pesantemente la situazione. Collaborazione inter istituzionale, attenzione massima alla formazione, flessibilità nel trovare risposte adeguate alle esigenze: questi gli strumenti auspicati per affrontare in modo complessivo e pianificato la fondamentale questione scuola. Gestire in emergenza le situazioni porta con sé limiti oggettivi. E’ necessaria una programmazione seria e lungimirante che possa nel prossimo futuro migliorare l’offerta formativa della città, avviando, come sottolineato dai Presidenti dei Consigli di Istituto, una progettazione complessiva per l’edilizia scolastica.
C’è anche il caso dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e Ristorazione superiore Luigi Einaudi di Lamezia Terme, dove da ormai troppo tempo, oltre b 7 anni, ci sono locali e strutture nuove, destinati ai laboratori di cucina, realizzati dalla Provincia di Catanzaro ma ancora non fruibili dai ragazzi. Lavori da 700mila euro consegnati nel 2016 per l’ampliamento con un nuovo corpo di fabbrica destinato a un ristorante didattico innovativo aperto anche all’esterno, al fine di creare nuove opportunità lavorative per gli oltre 800 studenti del plesso. Definito dallo stesso Paolo Mascaro “polo d’eccellenza”, ma ancora, per lungaggini burocratiche, questi spazi vengono negati a ragazzi e professori. Struttura che è stata completata e mai collaudata. Sono ormai 10 anni che i ragazzi sono stati privati dei campi esterni per le attività motorie, dove è sorta la struttura che avrebbe dovuto ospitare i laboratori di cucina e il ristorante. Oggi si rischia di aggravare la situazione, in quanto con i fondi del PNRR l’Istituto Einaudi potrebbe finanziare la realizzazione di nuovi laboratori 4.0, acquistando strumentazioni all’avanguardia e di ultima generazione ma che, a causa della Provincia che non ha mai consegnato la struttura nella disponibilità della scuola, si preclude la possibilità di accedere ai fondi con la beffa di perdere anche questa opportunità, privando i ragazzi di sbocchi occupazionali immediati.