Piero Bonaccurso, mezzo secolo di teatro sul palco dell’impegno civile e della libertà di pensiero

Lamezia Terme – È scomparso stamane all’età di 72 anni Piero Bonaccurso, fondatore e presidente di Teatrop che negli ultimi anni è stata riconosciuta compagnia di produzione a livello ministeriale e dal Fus (Fondo unico per lo spettacolo).Istrionico, eclettico, Bonaccurso ha iniziato a fare teatro a Lamezia intorno alla metà degli anni Settanta caratterizzando la sua arte come espressione di un pensiero libero, anticonformista.
Un teatro decisamente avanti con i tempi che, fin da subito, ha varcato i confini regionali imponendosi come realtà pionieristica di impegno civile, di cultura viva e dinamica. Negli anni la compagnia ha consolidato il suo ruolo di ‘finestra sul mondo’ sul palcoscenico della vita dove hanno trovato spazio gli artisti da strada e il teatro per i ragazzi che è entrato nelle scuole con i laboratori e le rappresentazioni animate dagli attori professionisti e anche dagli studenti.
Piero Bonaccurso e la sua compagnia hanno portato avanti con costanza e intraprendenza un lavoro certamente faticoso ma che offre le sue soddisfazioni ad ogni rappresentazione; ogni applauso è una gratificazione per non parlare dei sorrisi e dell’allegria dei bambini: quello è davvero il premio più grande!
La salma di Piero Bonaccurso, intorno alle 17 di oggi, sarà esposta nei locali della sala funeraria “Sant’Antonio” in via Indipendenza a Lamezia. Domani, nel primo pomeriggio, il feretro sarà trasferito a Rogliano per la cremazione.
La famiglia ringrazia la comunità lametina per gli attestati di stima e di affetto e per la vicinanza in questo particolare e difficile momento.

Sindaco Mascaro: “Profondo cordoglio per la scomparsa di Piero Bonaccurso”

“Esprimo, a nome dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, un profondo cordoglio per la scomparsa di Piero Bonaccurso, anima fondante della straordinaria realtà culturale di Teatrop. Oggi piangiamo la perdita di un visionario della vita, capace di sognare e far sognare, partendo dalla parte migliore di una società: i fanciulli. È proprio dai bambini che Piero, il Peter Pan del Teatro, ha iniziato la sua missione civica, guardando all’arte teatrale come terapia per il corpo e la mente. Con il suo essere sospeso tra sogno e realtà, ha avvicinato numerose generazioni alla sacralità del teatro, insegnando loro la bellezza di un ‘dietro le quinte’ senza aspettare l’applauso ma cercando solo e soltanto di far vibrare la fantasia. Con elegante ironia, l’eclettico maestro Bonaccurso ha testimoniato la necessità di sognare con lucidità, consapevoli che la cosa più difficile nella vita sia proprio quella di dar sfogo allo spirito goliardico che vive nella nostra intimità. A Piero va il grazie di una città che porta l’eco della sua magia in ogni vicolo che egli, con la sua compagnia, ha trasformato in palcoscenico senza teatro. Oggi e per sempre, lo ritroveremo dietro la magia esistenziale che si ripete ad ogni alba e che grazie al teatro trova piena espressione. La libertà è stata sua alleata e la finzione scenica suo strumento di comunicazione, lottando per una società senza preconcetti ma capace di donare spazio ad ogni sensibilità.  Al figlio Pier Paolo ed a tutta la sua famiglia va il nostro abbraccio, ricordando loro che solo e soltanto dietro un sorriso, dietro un’emozione, potremo cercare e ritrovare l’indimenticabile Piero. Ed è un pensiero di Charlie Chaplin che oggi può riassumere l’arte ed il testamento che Piero Bonaccurso lascia a tutti noi: ‘La vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali…quindi, canta, ridi, balla, ama, piangi e vivi intensamente ogni momento della tua vita… prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi’. Così in una nota il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro.

Gruppo teatro ‘G. Vercillo’: “Ricordiamo il maestro Piero dietro la caratterizzazione di attore istrione”

Il gruppo teatro “G. Vercillo” esprime “profondo dispiacere per la scomparsa di Piero Bonaccurso, lungimirante maestro sul palco e nella vita. A lui va il grazie di tutti coloro che vivono la passione del teatro, consapevoli che la finzione scenica sia la più straordinaria opportunità di sincera umanità. Ricordiamo il maestro Piero dietro la caratterizzazione di attore istrione, e ne conserviamo la sua capacità di improvvisazione, riuscendo con un mero fiore ad inscenare il più bel spettacolo sulla primavera. A lui, la nostra città deve la lungimiranza artistica di aver creato una realtà teatrale rivoluzionaria per modi e obbiettivi, alla ricerca di nuovi percorsi d’aggregazione sociale, animati dalla esigenza di fare un teatro capace di meravigliare, educare, comunicare. E così, proprio come avviene per noi compagnie amatoriali, la strada, la piazza, il vicolo cittadino, è divenuto luogo di contaminazione culturale ed emozionale. La sua capacità più grande è stata inoltre, la grande attenzione per i bambini indirizzandoli alla realtà della vita attraverso la consolazione più bella della favola e con il potere del sorriso. Al maestro Piero Bonaccurso rivolgiamo il nostro pensiero ed alla sua famiglia, un forte abbraccio nella certezza che l’arte vive dell’universalità del ricordo e della trasmissione ai posteri”.

Arci Lamezia-Vibo, ASC Lamezia-Vibo e Inrete: “Non perdiamo solo un artista ma un amico”

“La scomparsa di Piero Bonaccurso, storico fondatore della compagnia teatrop di Lamezia Terme ci addolora profondamente. Con Piero non perdiamo solo un artista ma un amico. Un grande amico. Piero era un teatrante di razza, un innovatore, un visionario, un sognatore. Nel 1976, insieme al compianto Gianni Piricò e a Ivan Falvo D’Urso, fonda la compagnia teatrale teatrop. La sua è un’idea di teatro sperimentale che guarda all’avanguardia europea. Esordisce così con “Sacco, Percorso e Fili”, rappresentato nel suo spazio-magazzino con il coinvolgimento degli spettatori. Poi arrivano le performance “Assoli”, “Tela di Ragno” e “Contaminazioni. Cera una volta” che mettono un punto alla carica provocatoria, indirizzando la ricerca verso il cosiddetto “Terzo Teatro”. Alla fine degli anni ’80, esce dal chiuso delle sale e va all’aperto nelle piazze e nelle strade, animando i luoghi della rappresentazione stessa. È del 1986 la prima edizione della rassegna di teatro di strada “TeatrOltre” con artisti e gruppi nazionali e internazionali. Nel 1988 organizza la prima stagione di “Teatro Ragazzi” con in cartellone gruppi e artisti esperti nel teatro per l’infanzia e la gioventù. Dal 2010 “TeatrOltre” diventa anche vetrina di teatro ragazzi, con la direzione artistica di Pierpaolo Bonaccurso e la supervisione del critico teatrale Mario Bianchi. Inoltre, a partire dagli Anni ‘80, teatrop conduce un’attività parallela organizzando laboratori nelle scuole, seminari, corsi d’aggiornamento, scambi culturali in Italia e in Europa, in particolare con Germania, Francia e Repubblica Ceca. Partecipa ai Festival nazionali e internazionali più importanti e, con le sue produzioni, fa incetta di premi teatrali. E tanti sono gli artisti nazionali e internazionali portati a Lamezia Terme nel corso degli anni tra cui l’esperienza unica di “Edipo. Tragedia dei sensi per uno spettatore” del Teatro del Lemming, realizzato a Palazzo Panariti alla fine degli Anni ’90. Nel 2011, la direzione artistica passa al figlio Pierpaolo, ma Piero rimane comunque “Il Capo”, come affettuosamente continua a chiamarlo Pierpaolo, e si rafforza la collaborazione con il Lamezia Summertime, la rassegna culturale realizzata dal Comune di Lamezia Terme con teatro di prosa, teatro di strada e cinema all’aperto. Nell’edizione del Lamezia Summertime 2016 teatrop festeggia i suoi primi 40 anni di attività con la mostra retrospettiva 40×40. Un percorso visivo allestito nelle sale del Museo della Memoria che ripercorre, attraverso una documentazione fotografica d’antan, le tappe più importanti della storia della compagnia. Il resto è storia recente. Con l’impegno da sempre profuso nell’educazione teatrale delle nuove generazioni attraverso laboratori e spettacoli di teatro per ragazzi, Piero stava rivivendo una sua nuova, personale “stagione teatrale”. Era ritornato sul palco come “cartastorie” realizzando la sua passione per gli origami, i kirigami e i pop-up e riscrivendo fiabe per bambini. Banali fogli di carta si trasformavano come per magia in fiori coloratissimi, farfalle, stelle, rondini pronte a spiccare il volo e in bellissimi oggetti tridimensionali simili a fragili sculture. “Io amo lavorare con i bambini soprattutto per lo stupore che vedo nei loro sguardi quando riescono a creare delle piccole cose, anche semplici, come un fiore”. Così diceva Piero. E, dopo anni di ricerca, di sperimentazione, di provocazione, in quella sua passione antica di “giocare” con la carta riuscendo a creare piccoli capolavori, Piero Bonaccurso aveva ritrovato una nuova dimensione di artista felice. Ciao Piero, mancherai tantissimo a tutti”. Così i soci e i collaboratori di Arci Lamezia Terme-Vibo Valentia APS, ASC Lamezia Terme-Vibo Valentia APS e Inrete Cooperativa Sociale.