Lamezia Terme, 5 luglio 2023 – A Lamezia Terme sono attivi due “inceneritori” abusivi che vengono utilizzati per bruciare qualsiasi tipo di rifiuto in spregio alla salute di tutti e a qualunque regola di civiltà. Infatti oggi pomeriggio intorno alle ore 17 è stato accesso, dopo quello del campo rom di contrada Scordovillo attivo da più di 50 anni, anche quello di Ciampa di Cavallo. La città è stata invasa da una coltre di fumo nero alla diossina proveniente da un incendio appiccato, si presume dolosamente, nei pressi dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme e più precisamente di fronte all’edificio residenziale denominato “Ciampa di Cavallo” in via Saverio D’Ippolito, abitato da cittadini lametini di etnia rom.
Da verificare la natura dell’incendio, ma dalle prime indicazioni il rogo ha interessato un deposito di rifiuti e alcune baracche abusive che nei giorni scorsi erano state sequestrate dalle forze dell’ordine. Sul posto si trovano i Vigili del fuoco che intanto erano impegnati anche in viale San Bruno per un altro incendio. In via Saverio D’Ippolito sono giunti anche i carabinieri per le indagini del caso.
Un’annosa vicenda, la questione rom a Lamezia Terme, per la quale nessuno si è mai impegnato seriamente al fine di trovare una soluzione ad una delle realtà più indegne della nostra collettività. Basti pensare che gli adulti costringono i bambini a vivere in una situazione igienico-sanitaria allucinante con la complicità di tutte le istituzioni. Non è possibile continuare a concedere zone franche, sono cittadini italiani a tutti gli effetti non solo quando vanno a votare, bisogna applicare le leggi e chi sbaglia in una società civile deve scontare una pena.