Lamezia Terme – “Lunedì 2 settembre, invitati dal commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, Generale Antonio Battistini, in rappresentanza del Tribunale per i Diritti del Malato della rete di Cittadinanzattiva e Cittadinanzattiva territoriale di Lamezia Terme c’eravamo noi”. Così in una nota Fiore Isabella (Responsabile TDM Lamezia Terme) e Felice Lentidoro (Coordinatore territoriale Cittadinanzattiva Lamezia Terme). Erano, inoltre, presenti: una delegazione della CRI; il Dottor Tomaselli e tre giovani medici al loro primo giorno di servizio. “Ascoltati con grande attenzione – fanno sapere Isabella e Lentidoro – dai presenti, abbiamo ribadito quanto più volte segnalato nel corso di questi anni di attività del nostro sportello, a partire dalle criticità croniche del Pronto Soccorso. Questo Reparto da tempo opera con pochi instancabili medici e infermieri alle prese con un volume di lavoro incredibile: pazienti sofferenti buttati per ore ed ore in un atrio sconsolato, come nei lazzaretti di manzoniana memoria, in attesa di essere, accolta la loro richiesta di prestazione e di essere presi in carico”.
I due hanno evidenziato altre criticità più volte segnalate come “l’annoso problema del CUP (Centro Unico di prenotazione), logisticamente inadeguato e con un ingresso agli sportelli delle prenotazioni accessibile da un ingressino presidiato da un vigilante debitamente armato; l’inadeguatezza dell’attuale sistema di gestione dei prelievi per i pazienti con problemi di coagulazione (INR) estremamente farraginoso che comporta notevoli disagi, soprattutto agli anziani e ai soggetti più fragili; il problema, sempre attuale, dell’accoglienza dei pazienti, mai attenzionato adeguatamente e lasciato, sovente, in pasto ad un gelido approccio burocratico totalmente estraneo a qualsivoglia carica empatica. In riferimento all’organico del Pronto Soccorso abbiamo chiesto al Commissario Battistini i motivi per cui, a fronte di un organico aggiornato al 28 Giugno 2022 comprendente 17 medici del reparto, 4 dell’ambulatorio codici bianchi, 22 infermieri e 12 Oss, si sia arrivati a dover garantire, in alcuni frangenti, un servizio così delicato con pochi operatori. Abbiamo ricevuto dal dott. Battistini la notizia dell’arrivo di tre nuovi medici, presenti all’incontro, finalizzato al superamento delle criticità più rilevanti. Una soluzione tampone che abbiamo apprezzato ma che non risolve il problema dell’inadeguatezza numerica dell’organico del nostro P.S. Sono stati oggetto di confronto altri temi dirimenti per rendere efficienti i servizi nel nostro ospedale come le strutture di supporto logistico, in primis l’atrio di accesso al triage del pronto soccorso, invaso dagli ammalati in attesa di essere presi in carico ma anche dai familiari/accompagnatori”.
A tal proposito, concludono “urge una riorganizzazione degli spazi, separando quelli destinati ai pazienti di pertinenza clinica da quelli destinati ai familiari che hanno, comunque diritto ad essere adeguatamente informati. Il Generale Battistini ci ha poi guidati verso il costruendo nuovo CUP che dovrebbe essere attivo fra circa due mesi. Una buona notizia, indubbiamente, in attesa di averne altre: un pronto soccorso logisticamente adeguato e con risorse professionali messe nelle condizioni di non lavorare in affanno, sedie a rotelle e barelle a sufficienza per sollevare chi sta male dalla sensazione di essere in un lazzaretto piuttosto che in un civile ed umano luogo di cura”.