Lamezia Terme – “La Calabria non è questa e non può essere questa. Non disponiamo ancora – ha dichiarato Murone – di elementi rivenienti dalle indagini avviate dalle Forze dell’Ordine sul grave incendio che ha colpito la concessionaria automobilistica del Gruppo Ionà a Campo Calabro, a pochi chilometri dal capoluogo reggino. Si teme un attentato intimidatorio, e quindi di matrice dolosa. Se ci trovassimo di fronte a un grave gesto criminale, ai sentimenti di solidarietà si unirebbe un fortissimo grido d’allarme. La Calabria non deve continuare a tollerare azioni di questa natura che colpiscono in modo traumatico e spesso fatale la vita economica e imprenditoriale della regione”. Il professor Murone si rivolge, pertanto, all’opinione pubblica e alle Autorità competenti: “Sono certo che Magistratura e Forze dell’Ordine, che godono della nostra più larga fiducia, sapranno al più presto individuare e colpire con gli strumenti della legalità gli eventuali autori di un gesto tanto drammatico e scoraggiante. Lo Stato c’è e lo ha dimostrato più volte. All’opinione pubblica calabrese dico di fare quadrato attorno alle forze sane, che sono maggioritarie, per evitare che imprenditori e soggetti esposti possano avvertire fenomeni, anche involontari, di isolamento”.