Lamezia Terme – La diocesi di Lamezia attraverso la Scuola di Dottrina sociale, unendosi al laicato cattolico, organizzato in associazioni, gruppi, movimenti, tra i quali circolo Acli “don Saverio Gatti “ Lamezia Terme, Alleanza Cattolica, Associazione Laici Amore Misericordioso, Azione Cattolica, Comunita’ Masci Lamezia 1, Comunita’ Masci Lamezia 2, convegni “ Maria Cristina “ , Domus Bethaniae, Forum associazioni familiari, Giuristi cattolici, Movimento apostolico, Movimento cristiano lavoratori, Movimento focolari, Movimento per la vita, Ordine francescano secolare, Rinnovamento nello spirito, Terzo ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, Ucid, volontariato Vincenziano, Gruppo “ Lamezia 2 “, ha stilato un documento che loro definiscono “un contributo di idee e proposte” da offrire alla città e al comprensorio “affinché si possa avviare un rinnovato percorso di rinascita e di crescita di un territorio dalle enormi potenzialità, ancora oggi rimaste inespresse”. L’intenzione è quella “di partecipare alla costruzione di una Città del e per l’uomo, che auspichiamo sempre più centrata sulla persona, protagonista dello sviluppo sociale, economico e culturale del territorio e sulla famiglia,motore relazionale valoriale ed economico della società”. “Ripensare la politica come spazio privilegiato per la costruzione del bene comune – scrivono nel documento – una Città, orientata alla riduzione delle disuguaglianze e allo sviluppo di una crescita omogenea che superi la conflittualità tra diversi quartieri”. Diversi i punti nel documento prodotto, tra cui le esplicazione delle vocazioni della città “vocazione metropolitana per una Lamezia capace di costruire “ponti” e reti relazionali funzionali a un vero legame tra presente e futuro, vocazione solidale e l’economia sociale per una città capace di porre attenzione prioritaria alla povertà, all’inclusione sociale, alle fasce più deboli della popolazione; ai giovani e alle famiglie, vocazione economica con un sistema d’imprese fatto di persone e d’innovazione, da realizzare attraverso la fattuale semplificazione amministrativa”.
Molte anche le proposte, tra le quali “l’istituzione di un Distretto dell’Economia civile e sociale e di un Centro “Lamezia Lavoro Comune”per la formazione professionale, l’orientamento lavorativo, l’apprendimento permanente e l’intermediazione domanda – offerta di lavoro; la creazione di un Polo fieristico dell’agroalimentare aperto a tutta l’area mediterranea con la realizzazione di un’area logistica; l’istituzione di una Rete Ecomuseale del Lametino, funzionale alla creazione d’imprese culturali”.