Comune Milano: dopo annuncio Pisapia, politica in fibrillazione

Giuliano Pisapia

Giuliano Pisapia

Milano  – Un solo mandato. Giuliano Pisapia dice di averlo promesso all’epoca della campagna elettorale, quando ai milanesi spiegava che “la politica deve rimanere servizio e non trasformarsi in una professione”. Oggi, a distanza di quattro anni e a poco piu’ di uno alle prossime Amministrative, il sindaco di Milano l’ha ricordato per annunciare una scelta dettata dalla “coerenza”: non correra’ una seconda volta per il posto da primo cittadino. In una conferenza stampa convocata in gran fretta, Pisapia ha sciolto le riserve dando la risposta alla domanda che piu’ circolava a Milano negli ultimi mesi. L’ha fatto assicurando che si e’ trattato di una decisione assunta “in piena autonomia”, senza aver ricevuto “nessuna pressione dai partiti” e senza aver “parlato con nessuno a livello nazionale”. Si chiude, dunque, l’esperienza della Giunta arancione firmata Pisapia, anche se il sindaco si e’ sentito di “escludere” che a Milano possa accadere che Sel fuoriesca dalla coalizione. Il senso e’, semmai, che in questi anni “si sono create le condizioni perche’ qualcun altro possa portare avanti questo progetto”. Ed ora la fatica delle forze di maggioranza si spendera’ tutta qui: scoprire chi sia questo qualcun altro.
Il coordinatore metropolitano del Pd, Pietro Bussolati, ha gia’ convocato una riunione di maggioranza “forse gia’ per questa sera”, instradandosi sulla via gia’ indicata da Pisapia che aveva riconosciuto nelle primarie “un totem”: “dobbiamo avviare da subito un confronto all’interno del centrosinistra e individuare il percorso per arrivare alle elezioni del 2016” ha prontamente reagito Bussolati, aggiungendo che “questo percorso dovra’ necessariamente prevedere il passaggio dalle primarie per la scelta del candidato sindaco”. “Rispetto la decisione di Pisapia – ha detto il segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri – ora dobbiamo continuare a lavorare insieme per la riuscita di Expo e per costruire il progetto per rivincere il Comune di Milano nel 2016”. Della partita dovra’ far parte anche Sel, che con Pisapia e’ forza piena di maggioranza, con consiglieri e assessori; la coordinatrice del partito, Anita Pirovano, ammette che il candidato di Sel “era Pisapia”, per cui ora “si apre una riflessione”, ma ad Affaritaliani.it ha anche aggiunto di “non credere” che l’addio del sindaco determini la fine della coalizione. “Siamo in contatto con le altre forze di coalizione – ha spiegato – nell’ottica di fare in modo che questa decisione di Pisapia, che rispettiamo, non sia un danno, ma un passaggio che non sia conclusivo dell’esperienza di governo in essere. Noi vogliamo che questa idea si sviluppi fino al 2016 e dopo il 2016”. Da tutt’altro punto di vista guardano alla notizia le forze di opposizione: tutte, infatti, parlano di “ammesso fallimento” da sottintendere nella scelta del sindaco di chiudere a un solo mandato la sua esperienza. “Questi quattro anni – ha detto il coordinatore lombardo di Forza Italia – sono stati una prova dolorosa per Milano, anni di chiacchiere e di un’amministrazione non adeguata. Il Pd, con o senza Pisapia, ne deve rispondere”.
Gelmini ha poi definito “sbalorditivo che un primo cittadino, non solo non si ricandidi, ma addirittura dia l’annuncio della rinuncia a piu’ di un anno dalle elezioni, oltretutto alla vigilia di Expo. Si consegna – ha proseguito – a un destino di sindaco a mezzo servizio, in balia delle pressioni dei partiti”. “L’annuncio di Giuliano Pisapia e la sua mancata ricandidatura pongono fine ad una delle pagine piu’ tristi di Milano e certificano 4 anni di totale fallimento amministrativo – e’ il commento della Lega Nord attraverso il segretario provinciale, Igor Iezzi -. Stretto tra la voracita’ lottizzatoria del Pd e la mancanza di coraggio nel riproporsi davanti agli elettori che gli avevano dato fiducia, Pisapia cerca di fuggire alle sue responsabilita’”. Di “giorno di festa per Milano” ha parlato il consigliere comunale FdI, Riccardo De Corato”, per il quale la “decisione di Pisapia di non ricandidarsi a Milano il prossimo anno segna il fallimento politico suo, della sua coalizione e dell’azione di governo di questa maggioranza”. Se anche il centro destra deve comunque fare i conti con le forze dello schieramento per trovare la quadra della formazione, e del candidato, con cui si presenteranno alla corsa elettorale del 2016, intanto Pisapia ha di fronte a se’ un anno e due mesi di mandato, che includono un evento di dimensioni mondiali come Expo. “Garantisco fino all’ultimo giorno il mio massimo impegno – ha assicurato -per la citta’ e per Expo”.