Lamezia Terme – Dopo la riunione di ieri in sede Pd con le forze del centrosinistra, Rosario Piccioni, candidato a sindaco con il movimento “Lamezia Insime”, parla di “unità del centrosinistra”. Parrebbe un inversione di rotta quella del candidato, che si era auto escluso dalle primarie definendole “inquinate”. “Non possiamo permetterci di riconsegnare la città a un centrodestra lacerato – scrive Piccioni- pervaso dalle logiche della clientela e della cattiva politica che con fermezza in questi anni abbiamo tenuto fuori dal Comune. Tutti quanti dobbiamo avere ben chiaro questo obiettivo”. “Se ci presentiamo divisi, – aggiunge- c’è il serio rischio che nessuno dei candidati del centrosinistra arrivi al ballottaggio”. Piccioni, prende atto delle decisioni del Pd, pur ribadendo le sue posizioni in merito all’iniziale scelta di non partecipare alle primarie “le ragioni che ci avevano portato alla scelta di non partecipare alle primarie si sono dimostrate tutte fondate e con le nostre scelte abbiamo favorito una condizione di chiarezza nell’ambito del centrosinistra”. La convergenza di tutto il Partito Democratico su un candidato unico, Enzo Richichi, è per l’assessore “un fatto importante che apre una fase nuova e ci spinge a fare delle valutazioni nell’ interesse della città”. “Serve uno sforzo unitario – conclude- e responsabile da parte di tutti e ribadisco, come ho sempre fatto in questi mesi, che il nostro obiettivo comune come coalizione di centrosinistra deve essere uno solo: lavorare per vincere le prossime elezioni amministrative e scrivere insieme una nuova pagina di buona politica e di buona amministrazione per Lamezia”. Sarà in nome di questo “sforzo unitario”, che il movimento di Piccioni parteciperà alle primarie?
