Migranti: Ncs: “no ad Oliverio promotore dell’immigrazione in Calabria

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Lamezia Terme – “Restiamo esterrefatti dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente Oliverio, che vede come volano di sviluppo della martoriata Calabria l’immigrazione. Ci chiediamo che fine hanno fatto tutti gli annunci fatti in campagna elettorale che ponevano al centro dell’impegno politico della nuova giunta, la crescita del turismo in Calabria. Non si può pensare di ridare lustro alla Calabria come meta attrattiva dei turisti se si pensa di smistare centinaia di immigrati clandestini nei diversi comuni della nostra regione”. Lo affermano in un nota congiunta Domenico Furgiuele Coordinatore regionale “Noi con Salvini” e Rosario Ungaro, consigliere comunale di San Mango D’Aquino. Quest’ultimo, nella sua qualità di dirigente Regionale di NcS e come consigliere comunale di San Mango D’Aquino, pensa che “la Calabria non debba cercare fuori dai confini dell’Europa risorse per il proprio sviluppo, il presidente Oliverio forse dimentica che la Calabria dispone di una notevolissima quantità di beni naturali e di risorse umane”. Crede che “l’idea guida per lo sviluppo in Calabria passi attraverso le cose semplici, bisogna rimettere mano alle vie di comunicazione, che sembrano ormai abbandonate a se stesse, alle linee ferroviarie, alle linee di telecomunicazione, alle reti idriche, all’enorme problema della spazzatura, bisogna far sì che il mare sia pulito, bisogna far sì che la gente si senta sicura e libera di poter camminare per le vie della Calabria”. E si domanda: “come si può pensare di favorire ed accogliere immigrati clandestini se la disoccupazione giovanile in Calabria viaggia ormai al di sopra del 30%?” Per Furgiuele e ungano, “purtroppo sia l’attuale classe politica, che quelle precedenti non hanno mai seriamente pensato ad uno sviluppo armonico dell’economia calabrese, ma accecati dal mantenere le proprie posizioni di privilegio, non hanno mai messo in campo politiche economiche incisive”. Per i due esponenti di Noi con Salvini “l’immigrazione è e resta un problema e non potrà mai essere vista come risorsa fino a quando, sul nostro territorio, le aziende continueranno a chiudere e le famiglie Italiane ad arrancare”. Anche perché spiegano “la gente è stremata dalla crisi, quello che è successo di recente a Lamezia Terme è significativo, la Unpli Calabria è stata costretta ad annullare per proteste della popolazione l’evento “ Premio all’accoglienza Nausica”, una iniziativa volta a promuovere l’accoglienza di immigrati”. Per Furgiule e ungano, poi, “è chiaro che i cittadini hanno bene inteso che coloro che come il presidente Oliverio promuovono l’immigrazione, sono gli stessi che hanno contribuito a costruire una Calabria che è la regione più povera d’Italia, una classe dirigente corrotta, che da oltre vent’anni decide sul futuro della nostra regione”. Ed a tal proposito si domandano: “ma come si può pensare di ospitare centinaia di clandestini in Calabria se non si riesce a garantire la “sanità” ai calabresi?” La risposta: “l’unica via d’uscita da questo stato di abbandono è quello di smantellare questo impianto di potere che è nelle mani di pochi politicanti”. Smantellamento  che per Furgiuele e Ungaro, può avvenire se “dalle urne partirà il cambiamento capace di cancellare definitivamente dalla scena politica gli artefici del clientelismo e del malaffare che hanno rappresentato il vero scoglio per lo sviluppo della Calabria, allora forse si potrà cominciare a pensare all’accoglienza”.