Lamezia: Uil-Fpl “su Lsu-Lpu il Comune ha deciso di non decidere”

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Lamezia Terme – Si discute ancora della questione dei lavoratori socialmente utili in servizio nel Comune di Lamezia Terme e a farlo sono il coordinatore UIL-FPL Catanzaro , Bruno Ruberto e il Segretario Generale Aggiunto Francesco Caparello, in una nota indirizzata sia agli organi di s6tampa che al segretario generale, la dottoressa Chirico, che al dirigente della Risorse Umane, la dottoressa Teresa Bambara. Su quella che loro stessi definiscono una “annosa vertenza”, pare essere stata messa la parola fine da una nota del Ministero degli Interni – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali pervenuta, da quanto scrivono i sindacalisti nel comunicato stampa, “solo in data odierna a seguito di richiesta formale alla scrivente Organizzazione”. “I lavoratori socialmente utili – specificano Ruberto e Caparello – oltre al danno economico e morale finora ricevuto, tra non molto rischiano di subire anche la beffa di vedere svanita ogni possibilità di una legittima stabilizzazione e quindi, per l’ennesima volta, il loro destino sarà segnato dal precariato, con le conseguenti ripercussioni economiche negative nei confronti delle loro famiglie”. “La UIL FPL, – scrivono – per come si evince dalla citata e dettagliata nota ministeriale, rileva una miriade di anomalie prodotte nel tempo dagli Organi politici e gestionali del Comune, che per certi versi appaiono vere e proprie omissioni; emerge infatti chiaramente che i Lavoratori Socialmente Utili rientrano nelle procedure del fabbisogno di personale approvato dalla Giunta Speranza con delibera 443 del 26.11.2014”. “Ebbene, – aggiungono – nonostante la corposa corrispondenza richiamata dal Ministero dell’Interno in modo analitico sull’istruttoria e sui provvedimenti adottati dalla Giunta Speranza e per essa dal Segretario Generale e dal Dirigente al Personale, il Comune di Lamezia Terme, a parere della UIL FPL scientemente, in materia di stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu, ha deciso di non decidere, eludendo per ben tre volte, senza dare seguito e riscontro, le reiterate richieste ed i rilievi della istruttoria ministeriale”. Un comportamento che i rappresentanti delle liste sindacali definiscono di “gravità politica ed amministrativa notevole” e che denunciano con fermezza, chiedendo agli organismi preposti “una verifica delle eventuali responsabilità oggettive e soggettive che hanno potuto provocare la nullità di una procedura codificata che a quanto pare ha determinato un drammatico epilogo”. “Un pesante Bluff – continuano – per i 13 Lavoratori Socialmente Utili rimasti al Comune di Lamezia Terme: l’Amministrazione Speranza di fatto prima ha ignorato il Piano di stabilizzazione occupazionale 2007, non partecipando all’avviso pubblico approvato con delibera Giunta regionale n° 195 del 29.03.2008 e dopo, a quanto pare con la citata nota del Ministero dell’Interno, che aggiunge ulteriori responsabilità alla stessa Amministrazione, colpevole di una gestione politico/amministrativa confusionaria e superficiale”. Secondo la Uil Flp, già nell’assemblea dei lavoratori del 13 maggio 2015, erano state già denunciate le incongruenze della delibera della Giunta Speranza N° 155 del 27.04.2015, “informando – scrivono – i lavoratori e i rappresentanti delle altre Organizzazioni che la procedura di contrattualizzazione dei LSU era viziata nella forma e nella sostanza in quanto l’Amministrazione aveva proceduto a contrattualizzare i lavoratori a dicembre 2014, omettendo di chiedere preventivamente ed obbligatoriamente, ai sensi dell’art. 243 bis del TUEL 267/2000, l’autorizzazione alla Commissione per la stabilità finanziaria del Ministero dell’Interno”. La richiesta della UIL FPL è quella, quindi, di un incontro urgente per conoscere “in termini chiari e trasparenti” come l’attuale Amministrazione intenda affrontare e risolvere il problema “della urgente stabilizzazione dei lavoratori LSU, all’interno del quadro modificativo della rivisitazione della struttura organizzativa del Comune, ormai non più rinviabile sia per il comparto che per la dirigenza”.

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