Lamezia Terme – Il consigliere comunale Rosario Piccioni ritorna a parlare della questione dei lavoratori Lsu Lpu del Comune di Lamezia “che –scrive – con la delibera approvata dalla giunta il 14 ottobre scorso, hanno visto la risoluzione del loro contratto a tempo determinato con il Comune di Lamezia Terme e il reinserimento nel bacino regionale di appartenenza”. Il consigliere di Lamezia Insieme chiarisce di aver già portato la situazione all’attenzione del capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà alla Camera dei Deputati, Arturo Scotto, affinché “si faccia promotore, anche presso il gruppo parlamentare di Sel al Senato, di misure che, nell’ambito della legge di stabilità 2016, consentano di estendere anche agli anni 2016 e 2017 quelle deroghe riguardanti i vincoli previsti dal patto di stabilità contenute nell’art. 16 quater della legge 125/2015 per la stabilizzazione degli Lsu/Lpu calabresi e che prevedano anche una deroga rispetto al vincolo dei tempi medi di pagamento”. Se da un lato si fa promotore affinchè la situazione trovi presto una soluzione, esprimendo solidarietà ai lavoratori e alle famiglie, dall’altro attacca il consigliere De Biase definendo “grave” il fatto che “speculi su una vicenda che tocca da vicino la vita di tredici lavoratori e delle loro famiglie che vedono eclissarsi le prospettive di una stabilizzazione professionale e lavorativa”. Quelle del consigliere di maggioranza, seocndo Piccioni, sono solo “attacchi demagogici all’Amministrazione precedente” quando sarebbe più opportuno, sempre secondo il consigliere di Lamezia Insieme che si affronti “il nodo politico della vicenda, vale a dire il fatto che bastino dei cavilli “normativi” per interrompere un virtuoso percorso di stabilizzazione di lavoratori che svolgono servizi essenziali per la vita del nostro Comune”. Piccioni sollecita anche l’amministrazione attuale in questo senso, tacciandola di aver trattato questa vicenda con superficialità, “limitandosi – scrive – ad osservare in maniera asettica quanto riportato nel riscontro “tecnico” inviato dal Ministero degli Interni al Comune rispetto all’interpretazione della norma contenuta nella legge 125 del 6 agosto 2015”. Il consigliere di minoranza spinge, infine, affinché tutte le forze politiche presenti in consiglio, di concerto con l’Amministrazione, portino avanti una battaglia comune “mettendo da parte ogni sterile contrapposizione, perché nella discussione sulla legge di stabilità si tenga conto della difficile situazione finanziaria degli enti locali, che devono essere messi nelle condizioni di stabilizzare tanti lavoratori che operano da molti anni nei Comuni e svolgono funzioni fondamentali e insostituibili a servizio della collettività”.