Provincia Catanzaro: Bruno, riforma aree vaste necessaria

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Catanzaro – “Le istituzioni devono fare la propria parte per incidere nel tessuto sociale e produttivo di un territorio come il nostro che deve fare delle eccellenze il suo punto di forza per lo sviluppo. La nostra provincia è stata depauperata di risorse e attività: dobbiamo, tutti insieme, creare le condizioni per implementare le attività economiche e professionali che intersecate al specifiche produzioni contribuiscono a potenziare un fondamentale filone di sviluppo come il turismo”. E’ quanto affermato dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del secondo festival del gelato che si terrà, a partire da questo pomeriggio, in Galleria Mancuso, alla presenza del presidente della Camera di Commercio, Paolo Abramo, del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, dell’assessore comunale alle Attività produttive e cultura Daniela Carrozza, del segretario nazionale dell’Associazione Gelatieri, Claudio Pica e del delegato locale dell’associazione, Alessio Sciarrone. “Quella del gelato è un’arte che va valorizzata perché significa eccellenza – ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro – dobbiamo lavorare insieme per restituire opportunità ad un territorio che ha perso molto. Troppo. E dobbiamo partire proprio dalla riforma delle Province in Aree Vaste. Il nostro Ente intermedio è tutt’altro che in dismissione: questa trasformazione deve diventare un’opportunità per “liberare” le Province dal gravame di farraginosità burocratiche e deleghe incompiute per disegnare un organismo snello e operativo che si occupi di garantire servizi di alta qualità alle nostre comunità. Un Ente da realizzare con l’importante contributo dei sindaci e degli amministratori locali che si renderanno protagonisti di disegnare insieme alla Provincia la legge regionale che darà funzionalità alla nuova Area Vasta”. Il presidente Bruno lancia la proposta della costituzione in Calabria di due Aree vaste (Nord e Sud) a cui aggiungere la città Metropolitana di Reggio Calabria: “In questo modo – conclude – daremo corpo al nuovo regionalismo, con le Aree vaste che saranno Enti di gestione e le Regioni di programmazione, legiferazione e controllo, per una organizzazione dei servizi davvero efficiente”.

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