Lamezia: Caglioti e Puteri si dimettono

caglioti-puteriLamezia Terme – Il vicensindaco Francesco Gaglioti e l’assessore Chiara Puteri hanno scritto al sindaco di Lamezia Terme, Paolo mascaro, rassegnandogli le loro dimissioni. “Con questa nota – scrive fra l’altro Gaglioti – facendo seguito a quanto gia’ anticipato verbalmente nei giorni scorsi, rassegno formalmente nelle Tue mani le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Vice-Sindaco e di Assessore per le motivazioni che a Te ho gia’ affidato nel corso dei confronti che si sono succeduti negli ultimi mesi e quindi, come ben sai, a prescindere dalle sterili quanto inopportune polemiche recentemente montate ad arte da qualcuno in riferimento ad alcuni pezzi giornalistici degli ultimi giorni”.
Puteri, dal canto suo, scrive che la sua decisione “interviene a seguito di una riflessione meditata e di lenta e non facile maturazione; oggi posso dire non esistono piu’ le condizioni per poter esercitare utilmente e proficuamente le importanti e, in questo momento cosi’ delicato per la vita dell’Ente, decisive funzioni a me demandate”. L’ormai ex assessore aggiunge: “Non mi interessa “tirare a campare” tra logiche e meccanismi politici che non mi appartengono e che non credo utili alla citta’ , tra inefficienze amministrative radicate che nessuno ha reale interesse a combattere”.

 

La lettera del vice sindaco:

“Carissimo Paolo,
con questa nota, facendo seguito a quanto già anticipato verbalmente nei giorni scorsi, rassegno formalmente nelle Tue mani le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Vice-Sindaco e di Assessore per le motivazioni che a Te ho già affidato nel corso dei confronti che si sono succeduti negli ultimi mesi e quindi, come ben sai, a prescindere dalle sterili quanto inopportune polemiche recentemente montate ad arte da qualcuno in riferimento ad alcuni pezzi giornalistici degli ultimi giorni.
Non ho mai rilasciato interviste o inviato note stampa che non siano state preventivamente concordate e discusse con il mio Sindaco e che non fossero state imposte dalla necessità di fare chiarezza, sotto un profilo essenzialmente tecnico, su tematiche che interessavano l’amministrazione rifuggendo sempre, per come è mio costume e per come a tutti noto, dalle ribalte politiche e televisive nonché, ancor di più, dalle inutili vetrine dei social network.
Sono purtroppo per ragioni anagrafiche, come del resto il mio Sindaco, di una generazione abituata ad affrontare nelle sedi dei partiti e dei gruppi politici le problematiche che quotidianamente si presentano nella fase della gestione della cosa pubblica ed ho sempre rifiutato, per questa ragione, di partecipare ai teatrini che molti mettono in atto nella piazza virtuale di facebook o, peggio, nei ristretti salotti tra quei pochi e selezionati intimi che rifuggono il confronto con la gente e con la Città.
L’entusiasmo che mi ha portato a sognare, prima, ed a promuovere, dopo, la rivoluzione “politica” da realizzare mediante il progetto “civico” di Paolo Mascaro ed ad accettare quindi il delicato compito conferitomi all’indomani della strenua campagna elettorale conclusasi con la vittoria del 14 Giugno 2015, non voglio tuttavia si perda nell’insoddisfazione per l’impossibilità di fare e di agire davvero per il bene della Città di Lamezia Terme che, come Te, amo dal profondo del cuore.
Non voglio neanche che il mio diverso approccio riguardo alle tematiche politiche e rispetto all’apparato burocratico del comune possa in qualche modo essere di intralcio alle linee che, con grande coraggio e caparbietà, hai adottato nel Tuo agire amministrativo.
Ho sempre lavorato, dal primo giorno del mio insediamento nella carica, per sostenere con tutte le mie forze la compagine amministrativa.
Ho messo a disposizione della Città la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi, il mio tempo, la mia professionalità ed anche quel carattere impetuoso che, a volte forse troppo ruvido e diretto, ha avuto sempre quale principio ispiratore la voglia di realizzare e tradurre in tempi brevi, nei fatti e negli atti, quella rivoluzione dei comportamenti e dei costumi che la nostra comune formazione culturale ed i tempi che viviamo ineluttabilmente ci impongono.
Ho provato ogni giorno, con l’umiltà e la correttezza che ho ricevuto in eredità dall’esempio familiare, a creare rapporti collaborativi con Te, con gli altri Assessori e con i dipendenti al fine di rendere il più possibile tangibile l’impegno profuso da tutti per migliorare la nostra Città.
Secondo coscienza, compio questa difficile scelta di interrompere anzitempo la mia esperienza amministrativa al Tuo fianco ma continuerò a mettere la mia persona a disposizione del progetto di “Lamezia Unita”, creato per Te insieme ad un manipolo di “pragmatici idealisti”, quale strumento per la realizzazione di quel sogno rivoluzionario che abbiamo, sin dal primo giorno, fortemente condiviso.
Non sarebbe giusto continuare ad occupare una posizione di prestigio e di visibilità, un incarico retribuito, un ruolo che è in quota al gruppo civico di “Lamezia Unita” senza quella giusta e necessaria serenità che del resto, per un insieme di cause politiche e personali, oggi non ho più.
Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto fare, di più e di meglio, lo rimetto, per come è giusto, al giudizio altrui.
Approfitto di questa nota per ringraziare Te ed i Colleghi Assessori che, nonostante alcune diversità di vedute su alcune problematiche, avete sempre manifestato e dimostrato stima e rispetto nei miei confronti.
Ringrazio ovviamente l’intero gruppo di amici di “Lamezia Unita” per la fiducia che mi hanno accordato nel momento in cui hanno individuato in me la persona giusta per ricoprire quel delicato incarico di responsabilità politica che ha rappresentato il frutto, oltre che della Tua stima, dell’entusiasmante e disinteressato lavoro delle ventidue persone che si sono candidate per dare il loro contributo alla realizzazione di un sogno e dell’avvolgente e ricambiato affetto dei 3.133 cittadini che, sempre ai fini della realizzazione di un sogno, hanno gratificato il gruppo con il loro consenso.
Ancora, mi sento in dovere di ringraziare i Cittadini ed i Partiti di opposizione.
I primi, per avermi quotidianamente manifestato il loro amore per la nostra Città e per le sue tradizioni ma, soprattutto, il loro desiderio di riscatto nei confronti di chi, perseguendo forse uno scientifico ed utilitaristico disegno personale, vuole da sempre relegarci negli ultimi posti tra le città d’Italia.
I secondi, perché, con le continue e puntuali ma garbate sollecitazioni, mi hanno aiutato ad essere vigile rispetto alle tante problematiche irrisolte che attanagliano da ormai troppo tempo la nostra povera Lamezia.
Un ringraziamento speciale, infine, devo rivolgerlo a mia moglie, che ha sopportato con pazienza gli assordanti silenzi di questi miei difficili giorni da amministratore pubblico che ha sentito il giusto peso delle sue quotidiane e responsabili scelte, ai miei figli, ai quali ho sottratto tanto troppo tempo in un’età in cui hanno l’irrinunciabile bisogno di un papà che sia un genitore severo ma anche, al contempo, un sereno e complice compagno di giochi, ai collaboratori del mio studio, che ho lasciato spesso soli in “trincea” a svolgere per mio conto parte di quel lavoro che da subito ho amato e che mi ha garantito da sempre quel che mi serve per vivere.
Un ringraziamento particolare va poi a mio padre perchè, nella sua unanimemente riconosciuta capacità di non farsi mai minimamente macchiare la coscienza nel lungo percorso di una trentennale vita politica al completo e disinteressato servizio della nostra Città, ha forse sacrificato lavoro, famiglia ed affetti ma ha insegnato a noi figli, con il suo esempio di uomo onesto e vero, a lottare sempre a testa alta, senza mai padroni e senza mai bavagli, per il bene collettivo e per la verità.
Grazie di tutto Paolo ed in bocca al lupo per questa Tua avventura amministrativa per il prosieguo della quale mi sento solo di ricordarti il monito di un grande uomo dei nostri tempi come Indro Montanelli che al Generale Delle Rovere faceva dire: “quando non sai qual’è la via del dovere, scegli la più difficile”.
Con questo mio atto, se a torto o a ragione sarà il tempo a sentenziarlo, io scelgo la via più difficile.
Con l’affetto e la stima di sempre
Francesco Caglioti

 

La lettera dell’assessore Puteri

Caro Paolo,
Ti scrivo questa mia per rassegnarTi formalmente le mie irrevocabili dimissioni, rimettendoTi il mandato che ho avuto fin qui l’onore e l’onere di avere conferito quale Assessore in seno alla Tua Giunta.
Questa mia determinazione, come già sai, interviene a seguito di una riflessione meditata e di lenta e non facile maturazione; oggi posso dire non esistono più le condizioni per poter esercitare utilmente e proficuamente le importanti e, in questo momento cosi’ delicato per la vita dell’Ente, decisive funzioni a me demandate.
Ho accolto il Tuo invito con entusiasmo, spirito di servizio e abnegazione .Ho tentato di dare il mio contributo professionale ed umano alla realizzazione di obiettivi che ritenevo comuni alla politica ed utili alla nostra Città. Mi sono adoperata per dare il meglio nelle deleghe di mia competenza, con impegno, disinteresse, trasparenza e dedizione, convinta che solo in questo modo si possa e si debba agire nei confronti della nostra comunità. Ho creduto in un progetto generale di legalità, correttezza ,trasparenza e rinnovamento che ho fortemente perseguito soprattutto nell’ambito delle deleghe che mi sono state affidate.
Ma vi sono difficoltà e diversità di vedute insormontabili; le logiche politiche hanno spesso limitato lo svolgimento dell’azione amministrativa o impedito la realizzazione degli indirizzi politici , che pure sono stati ,in ogni modo, da parte mia espressi.
Mi sono battuta per il risanamento finanziario,per la correttezza dei conti, per il riordino del patrimonio, la ristrutturazione dei servizi a domanda individuale,la revisione della toponomastica, il rilancio delle entrate, l’aggiornamento di regolamenti risalenti a 30 anni or sono , l’introduzione di altri finalizzati a dare trasparenza e legalità all’attività amministrativa.
Ma non ho visto quella condivisione ed unità di azioni e di obiettivi necessari all’ottenimento di risultati concreti ed apprezzabili in questo, purtroppo disastrato, Ente.
Non ho visto , se non in poche persone, un reale sostegno alla mia azione.
Me ne vado perché non condivido il generale modo poco incisivo di amministrare la cosa pubblica , non vedo la reale volontà di cambiamento, la svolta epocale alla quale avrei voluto partecipare.
Non mi interessa “tirare a campare” tra logiche e meccanismi politici che non mi appartengono e che non credo utili alla città , tra inefficienze amministrative radicate che nessuno ha reale interesse a combattere.
Negli ultimi mesi ho ritenuto doveroso fare un bilancio del mio operato ed una fotografia di cio’ che ho esaminato; le risultanze sono fotografate in alcune note già depositate al protocollo dell’Ente e oramai a tutti note.
Ora il mio tempo è scaduto ; lascio il mio posto con amarezza , per non ulteriormente intralciare la Tua azione politica, ma soprattutto con estrema preoccupazione per le condizioni nelle quali ora sono consapevole si trovi la nostra Lamezia.
Concludo ringraziando quei dipendenti che hanno accolto la mia azione con estremo entusiasmo, i colleghi assessori ed i consiglieri tutti per la pazienza di avermi ascoltata nei miei rari interventi, molto spesso impetuosi, e soprattutto Te per la fiducia che mi hai dimostrata nell’avermi affidato questo incarico .
Mi permetto di esternare le superiori riflessioni con l’auspicio che inducano a scelte responsabili da parte di tutti e con la speranza che la passione e determinazione che Tu hai fin dal primo giorno dimostrato possano bastare a portare Lamezia verso i risultati e gli obiettivi positivi che tutti vogliamo.
Io ritornero’ alla mia professione e alla mia vita, profondamente cambiata e segnata da questa esperienza , consapevole che con il mio impegno civico e professionale potro’ meglio contribuire,nel mio piccolo, da semplice cittadina quale sono sempre stata , libera da condizionamenti e forte delle mie convinzioni, allo sviluppo della nostra comunità.
Buon lavoro

Con stima ed affetto

Chiara Puteri

 

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