Mafie: Bindi, politica preceda giudici,certi patti e voti puzzano

Rosy Bindi
Palermo – “La politica preceda la magistratura nella selezione della classe dirigente. Si adottino i codici etici di comportamento e questo non significhi solo andare a guardare il casellario giudiziario, bisogna capire se si fa politica per interessi personali”. Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, intervenendo a un dibattito al Teatro Biondo di Palermo, promosso nel ricordo di Pio La Torre, ucciso 34 anni fa. “Se per essere eletti si accettano certi patti elettorali – prosegue – non ci si affidi al detto i voti non odorano, i voti della mafia puzzano, legano le mani e tolgono la liberta’”. Riferendosi alla querela che alcuni candidati alle scorse elezioni amministrative avevano presentato contro di lei perche’ ritenuti “impresentabili”, Bindi ha aggiunto: “La mia querela e’ stata archiviata dalla procura, c’e’ una legge che prevede che noi facciamo questo lavoro e i cittadini hanno il diritto di sapere chi andranno a votare”.