Mafie: Mattarella, batterle necessita’ vitale sviluppo Paese

sergio_mattarella_01-30-06

Palermo – “Nel giorno dell’anniversario dell’assassinio di Pio La Torre, desidero rivolgere un caloroso saluto ed esprimere la mia vicinanza a tutti i partecipanti alla manifestazione promossa dal Centro Studi e iniziative culturali che porta il nome del dirigente Pci barbaramente ucciso dalla mafia”. Cosi’ inizia la lettera del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, letta nel corso della manifestazione organizzata dal Centro Pio La Torre al teatro Biondo di Palermo, in occasione del trentaquattresimo anniversario dell’omicidio dell’ex segretario regionale del Partito comunista, Pio La Torre e di Rosario Di Salvo. “Il progetto educativo antimafia, al quale continuate a lavorare, rappresenta un’azione positiva di sensibilizzazione e di crescita della coscienza sociale. Sconfiggere le mafie e’ possibile, oltre ad essere una necessita’ vitale per l’equilibrio e lo sviluppo del Paese. Per raggiungere questo obiettivo – scrive il Capo dello Stato – accanto al lavoro delle istituzioni, della magistratura, delle forze dell’ordine, e’ necessario che i cittadini avvertano di essere partecipi e protagonisti dei cambiamenti sociali, che il rispetto della legalita’ si affermi nell’esperienza quotidiana, oltre che nella prassi delle amministrazioni”. “Pio La Torre – prosegue la missiva letta in un teatro colmo di autorita’ ma anche di giovani e studenti – ha testimoniato con il suo impegno politico che le mafie, con il loro disegno di sottomettere le funzioni pubbliche e la societa’ possono essere duramente colpite ogni volta che si realizza una convergenza tra le forze migliori della comunita’. Gli anticorpi alle mafie ci sono: dobbiamo svilupparli e fare in modo che operino insieme, in alleanza tra loro. Tanto piu’ questo principio vale oggi, quanto piu’ diffusi sul territorio nazionale sono i tentativi di condizionamento e di infiltrazione. I giovani sono il nostro futuro. Tocca anche agli adulti aiutarli a liberare la loro speranza, farla diventare contagiosa e – conclude Mattarella – costruire insieme una societa’ libera dalle organizzazioni criminali, dalla loro influenza, dalla corruzione che cercano di alimentare”.