Lamezia Terme – Il Pd ha avviato la campagna d’ascolto in tutte le province calabresi, con una serie di assemblee nei territori provinciali per preparare l’Assemblea Regionale del 29 e 30 luglio prossimi. L’intento e’ quello di aprire il dibattito sugli argomenti che saranno al centro dell’Assemblea regionale, a partire dalla ristrutturazione e riorganizzazione del Partito ad ogni livello ma anche dall’impegno fondamentale con il Referendum per le riforme costituzionali. Si parte da Catanzaro, con la consultazione dei dirigenti e dei segretari di circolo della Federazione provinciale guidata dal segretario Enzo Bruno. L’assemblea, molto partecipata che si e’ tenuta in un albergo di Lamezia, e’ stata aperta da Giovanni Puccio, responsabile dell’organizzazione regionale. Al tavolo della presidenza il segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Enzo Bruno, tra i presenti la senatrice Doris Lo Moro, il deputato Sebastiano Barbanti, i consiglieri regionali Arturo Bova, Tonino Scalzo ed Enzo Ciconte. Nelle sue conclusioni, il segretario regionale Ernesto Magorno si e’ detto soddisfatto della partecipazione e della discussione franca svolta all’interno dell’assemblea.
“Una discussione vera, sentita, per una assunzione di responsabilita’ collettiva ed individuale – ha affermato il segretario regionale Magorno – poiche’ non possiamo continuare a guardare solo alle responsabilita’ di chi c’e’ stato prima di noi, ma anche a quelle che ci portiamo davanti. In questo Paese e in questa regione c’e’ una questione etica e morale aperta, lo dico da tempo. Non posso quindi che condividere quanto affermato dal procuratore Gratteri in questi giorni, cosi’ come spero che la magistratura continui ad indagare e a colpire ogni sistema di potere, cosi’ come sta facendo a Reggio Calabria. Se il degrado e’ cosi’ ampio – ha detto ancora – la responsabilita’ e’ anche delle connivenze di chi governava in quel determinato momento. Sarebbe giusto ricominciare a costruire quel grande partito di cui il Paese ha bisogno per combattere i grumi di potere, i sistemi forti che esistono anche a Catanzaro e che proprio dal Capoluogo condizionano la politica e l’amministrazione dell’intera regione”. L’invito che il segretario rivolge a tutti, quindi, e’ quello di fare “una grande riflessione per costruire un partito di governo forte e responsabile che esca dalle beghe territoriali e dagli individualismi”. Magorno riconosce, come gia’ fatto in sede di direzione regionale, che “le elezioni sono andate male, c’e’ un problema con i territori, con gli iscritti e i simpatizzanti, con le periferie. Molto deve essere fatto per rientrare in sintonia con la gente, a partire dal confronto per spiegare fino in fondo le ragioni del referendum: la Calabria, assieme alla Campania e alla Sicilia, e’ la regione che ha raccolto piu’ firme. Il Sud fa la sua parte, ma al Sud si registrano i principali problemi di un partito dove i notabili, quelli che raccolgono i voti, devono fare la loro parte per il rilancio e l’unita’ del Partito”. Nel rinviare l’ulteriore approfondimento del confronto sui temi cruciali del Pd regionale e nazionale all’assemblea regionale, Magorno ha anticipato che il 29 e 30 luglio presentera’ l’Esecutivo regionale che saranno proprio i dirigenti riuniti in quella sede ad approvare.