Lamezia: le ragioni del Sì e le ragioni del No a confronto

convegno-anf-ltLamezia – Un minuto si silenzio ieri pomeriggio al Palazzo di Giustizia cittadino nella memoria e nel ricordo solenne dell’avvocato Enzo Sposato, seguito da un lungo e sentito applauso. “Collega mio carissimo amico e nostro collega che è prematuramente scomparso nei giorni scorsi”, introduce l’avv. Nicolino Panedigrano, che poi ha moderato anche l’incontro.
E prosegue esprimendo parole che descrivano l’ avv. Sposato per come era, “era sicuramente un ottima persona. Era un degno avvocato e un carissimo amico. È stato uno dei fondatori di ANF (Associazione Nazionale Forense) a livello lametino che al tempi si chiamava FESAPI, nonché è stato promotore di un iniziativa che servì al ricambio nel consiglio dell’ordine, che poi c’è stato in maniera dignitosa.” Lo ricorda per i suoi insegnamenti preziosi “che ci dava soprattutto per questa sua fraternità. La figlia, che è avvocato, dovrà sicuramente avere un alto ricordo del padre e può andare davvero fiera della figura paterna che l ha lasciata”.
Ancora un altro incontro organizzato per fare maggiore chiarezza sui temi della riforma del referendum del 4 dicembre; allo stesso modo, è voluto essere un aggiornamento professionale per gli avvocati, dottori commercialisti ma anche incontro di informazione per la cittadinanza tutta.
convegno-anf-lt-1Tra i relatori Emilio Sirianni, Consigliere della Corte di Appello di Catanzaro e Antonio Romano, Presidente Emerito del Consiglio del locale Ordine forense, che hanno motivato le ragioni per il NO, mentre la giovane Lucia Alessandra Cittadino, ha motivato per il SI. Presente anche l’avv. Canzoniere, in rappresentanza del Presidente Bevilacqua.
Un consistente numero di persone riunite anche ieri per comprendere insieme le ragioni del Sì e del No, questa volta durante un momento di punto di incontro tra operatori del diritto.
Dopo aver letto e studiato la riforma ho concluso che l’unica cosa seria che si può fare è votare No. Questa è una riforma logorroica e di non leggibile espressione. Assolutamente incomprensibile”. Punta l’attenzione sull’art. 55 che dice “Il senato valuta la cosa pubblica. Che vuol dire? Perché alla parola politica si affianca la parola pubblica? Esiste anche la politica privata?”
Sulla riduzione del numero dei parlamentari afferma che “viene ridotto solamente il numero dei Senatori, in maniera abbastanza drastica, non dei Deputati. E gli altri Senatori dove verranno collocati?” Mentre sull’art. 70 “mi ci è voluta un’ora per leggerlo. Il lettore entra in uno stato di apnea. È la norma più brutta mai scritta fin ora”.
Quello del Sì è stato un intervento prettamente tecnico. L’avv. convegno-anf-lt-2Cittadino, nell’immediato contesta le affermazioni dei colleghi affermando, al contrario, come questa riforma sia una “riforma coraggiosa” nonché “una riforma necessaria.” In risalto “l’innegabile risparmio economico per lo Stato. È vero: è un disegno di legge del Governo ma che tutti in Parlamento hanno recepito”.
Anche per il Consigliere della Corte di Appello di Catanzaro le ragioni per il No sono “nette ed evidenti” nella sua esposizione. “C’è un nucleo reale in questa riforma, e c’è un nucleo apparente che si potrebbe definire essere costituiti quest’ultimo da una sorta di specchietti per le allodole”. Per lui questo è “difficilmente sopportabile il referendum della riduzione dei posti. O “bastava tagliare la metà delle immunità di tutti i parlamentari per risparmiare di più”, per esempio.
L’augurio di sottofondo sono i festeggiamenti dei 70 anni di vita della Costituzione. Il 22 dicembre 2017, che ha garantito e salvaguardato la democrazia nel nostro Paese.
Paola Gallo