Referendum: Spinelli(Fi), doverosa riscoperta dell’ente Provincia

spinellli-pino1020x680Lamezia Terme – Riceviamo e pubblichiamo una riflessione politica Giuseppe Spinelli Coordinatore Cittadino di Forza Italia Lamezia Terme: “Il responso consegnato dal referendum oppositivo del 4 dicembre, il no alla legge di revisione costituzionale, ha provocato, tra i numerosi altri, anche l’effetto di avere azzerato la praticabilità del progetto di abolizione delle Province, anticipato dalle disposizioni normative della Legge Del Rio ( n. 56/2014 ).
Una Legge, la Del Rio, che ha impostato la disciplina delle Province in termini chiaramente transitori, giacchè “ in attesa della riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione e delle relative norme di attuazione” (così, esplicitamente, l’art. 1 comma 51).
La riforma costituzionale non è andata in porto, e questo impone di mettere mano ad una regolamentazione delle Province, coerente al rango costituzionale assegnato a questo importante ente locale.
L’art. 114 della Costituzione, la cui validità è stata confermata dal referendum costituzionale, statuisce infatti che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
Oggi più che mai, allora, le Province fanno parte degli enti costitutivi della Repubblica.
Chiaro, allora, che la legge Del Rio, che ha disciplinato le Province in una prospettiva liquidatoria, deve essere urgentemente superata, così come devono essere attribuiti a questi enti territoriali, in accordo con il netto responso popolare, funzioni ed apparati che gli consentano di potere esercitare pienamente il ruolo che gli è stato riservato dalla carta costituzionale.
Un tema, forse anche idealmente prodromico, occorre che venga affrontato con particolare premura.
Direi da subito.
Quello dell’elezione dei componenti del consiglio provinciale e del presidente della provincia.
La Legge Del Rio prevede che ad eleggere il presidente della provincia ed i consiglieri provinciali, siano i sindaci ed i consiglieri comunali dei comuni della provincia.
Sono poi eleggibili, a presidente della provincia, solo i sindaci della provincia, e solo i sindaci ed i consiglieri della provincia sono eleggibili a consigliere provinciale.
Ebbene, si tratta di un meccanismo elettivo di secondo livello, che esclude il suffragio universale, paragonabile, quanto alla scelta di fondo, a quello sonoramente bocciato dal referendum costituzionale, nella parte in cui il No ha riguardato pure la riforma del Senato.
Come è noto, la novella prevedeva un sistema di secondo livello per l’elezione dei senatori, ed una platea di eleggibilità a senatore, ridotta ai soli componenti dei consigli regionali ed ai sindaci.
Le critiche alla riforma costituzionale si erano particolarmente indirizzate proprio contro questo tipo di regime elettorale.
Occorre, pertanto, nel porre mano ad una celere riforma della vigente disciplina delle Province, reintrodurre prontamente il suffragio universale per l’elezione del presidente della provincia e per i consiglieri provinciali, ed una estesa eleggibilità a tali cariche, non ristretta ai sindaci e consiglieri comunali dei comuni della provincia.
La Provincia è un ente di area vasta, un ente costitutivo della Repubblica, che ha bisogno di consiglieri provinciali e presidenti dotati di forza politica adeguata a potere curare gli interessi generali del territorio di competenza, in adempimento di un dovere pubblico di rango costituzionale
La matrice di derivazione territoriale, implicata dal meccanismo elettorale di secondo livello e dalla ristrettezza degli eleggibili nell’ambito di rappresentanze già costituite presso gli enti comunali, impedisce ad un ente costituzionale, come la Provincia, di possedere quella autonomia politica ed amministrativa, che è invece necessaria per potere abbracciare in un armonico e lineare sguardo d’insieme, la vasta area che ne costituisce il bacino di intervento.
Il mio auspicio è quindi che si giunga celermente ad una doverosa riscoperta dell’ente Provincia, secondo quel confermato volto costituzionale, che ne costituisce il connotato inseparabile, e che ci si appresti a dotare nuovamente le province di personale politico legittimato dal suffragio universale, per come ha chiaramente detto e voluto il popolo italiano, quando ha bocciato, nel referendum del 4 dicembre, l’abolizione delle Province ed il sistema elettorale di secondo livello”.
Giuseppe Spinelli Coordinatore Cittadino di Forza Italia Lamezia Terme