Ss 106: Potere al Popolo, non e’ scontato che megalotto si faccia

Cosenza – La lista Potere al Popolo e l’associazione Raspa commentano, in un comunicato, l’annuncio relativo allo stanziamento dei fondi per il terzo megalotto della strada statale 106 da parte del Cipe, manifestando dubbi sull’effettiva realizzazione dell’opera. “Potevamo aspettarci – scrivono – che il PD e i suoi tanti esponenti impegnati in questa orrenda campagna elettorale si lasciassero scappare l’occasione di tirare in ballo la costruzione del terzo megalotto della 106 per promettere lavoro, tutela dell’ambiente e sviluppo? Potevamo, si’, certamente e lo abbiamo denunciato anche nelle scorse settimane. Un’altra occasione ghiotta – continua la nota – per una campagna elettorale ad uso e consumo di giullari di corte in vena di proclami vittoriosi la offre, infatti, proprio la decisione del CIPE di approvare il devastante progetto. Qualcuno si e’ mai chiesto se il CIPE ha offerto giusto una sponda politica per accaparrare voti considerato il fatto che questo e’ un organo di governo che risponde a logiche di partito e che se ci sara’ un cambio di Governo varieranno anche le sue priorita’?”.

“Adesso – affermano Potere al Popolo e Raspa – basta che Oliverio sbandieri ai quattro venti l’approvazione del progetto definitivo da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) per assistere allo spettacolo immondo dei tanti subalterni che si affrettano a lodare le altissime virtu’ politiche del loro vassallo e del loro partito. Infatti, lo squallido giochetto ha le sue regole: tagliare con l’accetta i reali passaggi previsti dall’iter burocratico (che’ tanto quegli ignoranti dei cittadini che ne sanno!) e raccontare alla popolazione di quanti sforzi sono stati fatti e di quali prodigi e prospettive di sviluppo si aprano per tutti i cittadini e i disoccupati dell’Alto Ionio. A proposito di prodigi: ma le casette previste nel progetto serviranno agli operai provenienti da dove? Intanto – fanno rilevare – non disponiamo ancora del progetto esecutivo che attesti gli effettivi miglioramenti, laddove concretamente ne siano stati apportati. Tuttavia, possiamo aspettarci che non ve ne siano affatto. Poi il progetto dovra’ essere sottoposto alla Corte dei Conti. La Corte dei Conti puo’ impiegare fino a sei mesi per emettere la propria sentenza. Non e’, ovviamente, certo che la Corte dei Conti esprima un parere positivo e dia, cosi’, il suo benestare. La Corte dei Conti ha il potere di controllare la disponibilita’ economica effettiva e la congruita’ del finanziamento in relazione all’opera da realizzare. Quand’anche la Corte dei Conti avra’ espresso un parere positivo, bisognera’ aspettare la pubblicazione del decreto di approvazione del progetto sulla Gazzetta Ufficiale. Questo e’, si puo’ dire, l’atto finale? No, perche’ entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale- si legge infine – l’atto puo’ essere impugnato presso il TAR.
Nel frattempo ci saranno state senz’altro le elezioni”.